A Napoli, il Comitato per le primarie del centrosinistra ha bocciato il ricorso presentato da Antonio Bassolino confermando la candidatura di Valeria Valente. L'ex sindaco di Napoli aveva presentato il suo ricorso sulla base delle immagini riprese dalle telecamere di Fanpage.it. Il video, girato con telecamere nascoste e successivamente postato sulla piattaforma YouMedia mostrava alcuni consiglieri rifornire i votanti alle primarie di denaro e consigli sul candidato da favorire nei seggi. Le primarie di domenica hanno visto la vittoria della candidata Valeria Valente con soli 450 voti di vantaggio su Antonio Bassolino, il quale da parte sua chiedeva che venissero annullati i voti di 5 delle 78 sezioni napoletane.

Il ricorso di Bassolino è stato bocciato dalla Commissione di garanzia con otto voti favorevoli ed uno solo contrario, quello di Fabio Benincasa.

Serio e Giordano abbandonano la riunione

Molto critiche le posizioni di due altri membri della commissione vicini a Bassolino, Vincenzo Serio e Antonio Giordano, i quali hanno abbandonato la riunione della Commissione di garanzia della quale erano membri poco prima della bocciatura del ricorso poiché secondo loro "la Commissione era già orientata a respingere il ricorso", questo perché l'esame del ricorso, spiegano ancora Serio e Giordano, "doveva arrivare dopo la dichiarazione del presidente che si è trattato di un voto trasparente e regolare. Si preferisce con un cavillo evitare una discussione necessaria davanti a un disastro.

Così è inutile discutere il ricorso, si anticipa l'orientamento della Commissione"

Molte le polemiche interne al partito

Le alte cariche del partito come il vicesegretario Lorenzo Guerini e Pier Luigi Bersani criticano le polemiche interne al partito e la decisione di Bassolino di presentare ricorso, consigliando invece di rimanere concentrati sui prossimi passi da compiere per rafforzare il futuro del Pd campano. Per Gianni Cuperlo invece non è sufficiente il lavoro di una Commissione interna alle logiche di partito locale e chiede che a pronunciarsi sulla questione sia un organo di garanzia nazionale.