Nella notte in cui Barack Obama commuove gli USA con il discorso di chiusura della sua presidenza, nuovi e scottanti rivelazioni travolgono il suo successore Donald Trump all’approssimarsi del suo insediamento. La Cnn, citando delle fonti ufficiali che hanno accesso all’Fbi e alla Cia, ha rivelato che, non solo gli hacker russi avrebbero influenzato l’esito delle elezioni americane favorendo il tycoon, quanto avrebbero raccolto del materiale sulla vita personale e professionale del neo eletto presidente con il quale lo stesso potrebbe esser ricattato.

Le inedite informazioni inerenti al nuovo presidente degli Stati Uniti d’America sarebbero contenute in documento di due pagine che propone un briefing sulle interferenze della Russia durante le elezioni americane. Al momento i documenti in questione, essendo protetti dal segreto di Stato, sono stati consegnati esclusivamente a Barack Obama e a Donald Trump ed è, quindi, probabile che le indiscrezioni provengano da persone molto vicine ad uno dei due o ad entrambe i politici.

Le rivelazioni

Incontri segreti tra i suoi rappresentanti e gli uomini del Cremlino, nel 2016, per discutere dell’hackeraggio che si sarebbe dovuto effettuare durante le elezioni americane a danno di Hillary Clinton e del presidente della sua campagna John Podesta, video di incontri sessuali con prostitute che si sarebbero verificati nel 2013 in un hotel di Mosca e tangenti mascherate sarebbero solo alcune delle indiscrezioni riguardanti la vita privata e professionale di Donald Trump.

Intanto il tycoon ha replicato su Twitter considerando le accuse totalmente false e come una "caccia alle streghe".

Altre fonti

Anche Buzzfeed si è accodato allo scoop anticipato dalla Cnn. Il sito di informazione americano, infatti, ha annunciato di essere in possesso della versione integrale delle rivelazioni che, seppur ricche di errori e imprecisioni, farebbero riferimento proprio alla vita sessuale del tycoon.

Alla base di queste informazioni ci sarebbe anche lo zampino dell’intelligence britannica. Sembra, quindi, che la lunga stagione di incomprensioni e dissapori tra Russia e Usa non avrà fine con l’insediamento di Donald Trump, previsto per il 20 gennaio.