La scissione nel Pd, avvenuta circa una settimana fa, ha portato alla nascita di 'Articolo 1 Movimento Democratici e Progressisti'. Il parto dell'ennesima creatura politica ha fatto decisamente calare il numero di consensi di cui godeva il partito guidato fino a poco tempo fa dall'ex premier #Matteo Renzi e ha riequilibrato gli assetti negli ultimi Sondaggi politici elettorali. Andiamo, dunque, a vedere quali sono i dati in circolazione e quali sarebbero le preferenze dei cittadini italiani qualora si andasse a votare in tempi decisamente brevi.

I sondaggi politici di EMG

Gli ultimi sondaggi politici sono stati effettuati da EMG Acqua per il TG di La7. Il Movimento 5 Stelle, secondo questi dati, sarebbe in testa alla classifica con il 28,4% nonostante il calo rispetto ai numeri della scorsa settimana e nonostante le vicende che riguardano la gestione del comune di Roma. Al secondo posto, staccato di solo 0,4%, si attesterebbe il Partito democratico in calo di quasi due punti percentuali dopo la scissione.

La nascita di 'Movimento Democratici e Progressisti' sembrerebbe dunque aver scombussolato i piani del Pd tanto da fargli perdere il primato nei sondaggi. A perdere terreno dopo la nascita del MDP ci sarebbe anche Sinistra Italiana (2,4% rispetto al 3,9% di sette giorni fa), colpita dell'ennesimo partito nato alla sinistra del Pd.

A godere di questa situazione non possono che essere il M5S e la destra.

Centro-destra: ecco gli ultimi sondaggi elettorali

Gli ultimi sondaggi politici ci segnalano, infatti, una notevole crescita del centro-destra. La Lega Nord si attesterebbe al 13,3% di preferenze (in aumento), Forza Italia al 12,2 % e Fratelli d'italia- AN al 4,9% con un totale di 30,4 % qualora il fronte decidesse di unirsi e di concorrere insieme alle prossime elezioni politiche.

Inoltre, va segnalato un 2,7% del Nuovo Centro Destra.

Insomma, come potevamo immaginare la scissione nel Partito democratico ha rimescolato le carte a vantaggio dei suoi avversari, ovvero il movimento 5 stelle e una potenziale destra tutta unità in un unico fronte. Al momento, però, quest'ultimo scenario sembra poco plausibile; Salvini continua infatti a ripetere di non voler creare un blocco unico, galvanizzato dalla nascita di forti partiti europei definiti dell'ultra destra (un tempo si chiamavano fascisti).