Il messaggio che arriva dalle elezioni presidenziali in Francia è abbastanza chiaro: saranno due le persone che si sfideranno al prossimo ballottaggio e sono Marine Le Pen ed Emanuel Macron.

Le Pen contro Macron

"Sono la candidata del popolo", così Marine Le Pen, leader del Front National, ha ringraziato i francesi dicendo "mi avete portato al secondo turno. Un momento storico, ha detto la Le Pen, "nel quale i francesi sono chiamati a scegliere, tra una Francia che si apre alla moltiplicazione selvaggia che espone rischi per la propria economia per la sicurezza dei cittadini e una Francia dalle frontiere chiuse, che protegge i cittadini, la loro economia e soprattutto che mantiene la sicurezza".

Ha citato persino il Generale De Gaulle quando diceva che "la grandezza di un popolo, sta anche nel popolo stesso". Marine Le Pen si appella ad una Francia unita, anche se è innegabile la delusione incassata da lei e dai suoi sostenitori per il fatto che i candidati esclusi dal ballottaggio, hanno fatto sapere che voteranno contro di lei.

Poco importa nel dettaglio dei numeri, il 24% per Macron e il 22% per la Le Pen, che vedono il primo nettamente in testa. Ora bisogna capire cosa accadrà il 7 maggio prossimo quando ci sarà il ballottaggio e i francesi saranno chiamati a votare per l'uno o per l'altra. Francois Fillon, uno degli sconfitti insieme a Mélenchon, ha fatto sapere che darà indicazione ai suoi di votare per Macron, mentre Mélenchon, che ha fatto un buon 20%, che per ora non ha parlato, ma essendo comunista dirà ai suoi di votare contro Le Pen e quindi per Macron.

Macron con un piede già all'Eliseo

Alla fine di questa prima tornata elettorale, e dopo le prime analisi e commenti dei protagonisti, possiamo dire che Macron ha già un piede, a questo punto, verosimilmente all'Eliseo. Naturalmente tutto può accadere al prossimo ballottaggio, ma sulla base dei dati raccolti sembra che il messaggio europeista di Macron abbia fatto colpo sui francesi, al contrario il messaggio antieuropeista, di paura, di chiusura, di anti emigrazione, di sovranismo di Marine Le Pen, che pure raccoglie una quota consistente dell'elettorato francese, sembra per ora non prevalere.

Ora tutto è nelle mani del popolo sovrano di Francia alla prossima tornata elettorale, che si svolgerà il 7 maggio, in questo momento è favorito Macron e nessun si aspettava che senza partito, per la prima volta, ha sconfitto i grandi partiti con il suo movimento "En Marche!", stesse iniziali di "E M", Emanuel Macron, un partito personale all'americana potremmo dire, ma forse anche oltre, un elemento nuovo e dimostrando quindi che la novità è sempre "la carta risolutiva" almeno in questi tempi in cui i vecchi partiti sembrano sempre più in crisi, primo fra tutti il partito socialista di Francois Hollande. Questo è il bilancio fino ad ora, vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà.