Le feste, la grigliata del primo maggio, ogni occasione è buona per sedersi a tavola e rimpinzarsi lo stomaco di ogni ben di Dio che si presenta ai nostri occhi. E la dieta equilibrata e salutare? Ah, quella che tiene a bada trigliceridi, colesterolo, glicemia, e quant'altro? Lunedì dai. Attenzione però, non solo la bilancia ci potrebbe ingannare, anche i segreti nascosti dietro le misure del girovita giocherebbero un ruolo fondamentale nel determinare il nostro stato di salute. Secondo il prestigioso consiglio del dottore Paolo Sbraccia, responsabile del Centro Cure dell’obesità del Policlinico Tor Vergata di Roma, bisognerebbe confrontare la misura del girovita con la circonferenza dei fianchi.

E se il rapporto pancetta/fianchi è superiore a 1 o 0,85 nelle donne, vorrebbe dire che abbiamo accumulato non solo del grasso in eccesso, ma anche nel posto sbagliato.

Tuttavia, una recente ricerca neozelandese e pubblicata sulla rivista Frontiers in Public Health sottolinea che la quota mondiale dei cosiddetti 'falsi magri' sarebbe un esercito di circa 5miliardi di persone.

Perché preoccuparsi del grasso invisibile

Il gruppo di ricercatori dell'Università di Auckland ha rilevato che in ogni paese gli individui normopeso che presentano un anomalo accumulo di grasso nell'addome e considerati quindi, a rischio malattie legate al diabete, disfunzioni cardiovascolari e ictus, riguarderebbe una percentuale che si aggira tra il 40 e il 50 per cento della popolazione.

Dunque, circa 30milioni di italiani con un Indice di Massa Corporea (IMC) decisamente oltre i limiti di tolleranza. Ma non è tutto, secondo gli autori dello studio, non basta il semplice calcolo del proprio IMC per stabilire il cosiddetto 'sovragrasso', ma occorre individuare quanto tessuto adiposo c'è e dove si trova.

Come riconoscere i sovragrassi

I falsi magri vengono facilmente riconducibili alla vita sedentaria, spiegano gli esperti neozelandesi. Quindi, persone con braccia e gamme magre, che sfoggiano una prominente pancetta dovuto al mancato smaltimento delle calorie assunte. E assicurano inoltre, che l'adipe accumulato pericolosamente sugli organi interni avrebbe effetti metabolici molto negativi, e inoltre, favorirebbe il rischio infarti, la comparsa del diabete, di svariate infiammazioni, dello stress ossidativo, nonché deleteria per cuore e vasi.

Insomma, va bene mangiare equilibrato per ridurre i depositi di grasso, ma ci resta da sconfiggere un nemico comune, la pigrizia.