Non è la prima volta che ci ritroviamo di fronte ad un ritiro imposto dalla Azienda Italiana per il Farmaco (AIFA) verso uno dei medicinali di uso comune. Come accadde non molti mesi fa per alcune confezioni di Aspirina (un farmaco utilizzato maggiormente come antinfiammatorio), anche questa volta le aziende che gestiscono il monitoraggio dei componenti presenti all'interno dei vari farmaci ha indetto il ritiro dal mercato per alcune confezioni di Riopan, uno tra i più comuni farmaci utilizzati contro il reflusso gastroesofageo, contro la gastrite con iperacidità e per curare l'ulcera duodenale.

I lotti interessati a questo ritiro sono i seguenti:

  • RIOPAN GEL OS GEL, confezione contenente quaranta bustine da ottocento milligrammi con codice AIC 027103035 e con numero di lotto 267643 e 267642.

Il ritiro è stato imposto per tutte le farmacie italiane, e non solo, ed è stato consigliato ai consumatori di controllare il codice delle confezioni di prodotto già acquistate e, qualora questi risultino correlate alle indicazioni appena riportate, di portarle subito alla farmacia in cui sono state acquistate. Le farmacie dovranno, inoltre, assicurarsi di aver escluso dalla vendita tutti i lotti indicati e dovranno inoltre comunicare entro il trentuno ottobre il quantitativo di medicinale presente in giacenza.

La motivazione che ha indotto al ritiro forzato dal mercato

Come accadde per altri medicinali in passato e per non poche sostanze di consumo quali bevande ed alimenti non risultate a norma con le normative vigenti, anche per queste confezioni di Riopan gel il ritiro è stato imposto dopo accurate analisi. Secondo quando dichiarato, i lotti sopracitati presentavano una percentuale di viscosità del medicinale non propriamente nella norma e si è deciso di imporne il ritiro dal mercato per evitare l'insorgenze di patologie o malesseri nei pazienti che potrebbero aver somministrato o che potrebbero ingerire una o più dosi di questo farmaco.

Una precauzione presa, dunque, per salvaguardare la salute dei clienti che, non facendo molta attenzione ai parametri riportati sulle varie confezioni, potrebbero ingerire un medicinale con percentuali di ingredienti completamente od in parte diverse da quelli sottoscritti dalle norme vigenti al momento dell'acquisto. L'azienda assicura, inoltre, che non vi sono effetti collaterali gravi o preoccupanti dovuti a questo valore errato.