La spedizione azzurra torna dai Mondiali di ciclocross in Lussemburgo senza medaglie. Le speranze di podio erano riposte soprattutto in Eva Lechner e Gioiele Bertolini nelle gare riservate alle elite donne e agli under 23 uomini. Ma con qualche errore tattico e un po’ di sfortuna i piazzamenti azzurri non sono andati al di là di un sesto e un settimo posto. Non è andata bene neanche a Alice Maria Arzuffi, costretta al ritiro nelle fasi iniziali della gara elite dopo essersi ferita al volto con la sua stessa bicicletta in seguito ad una caduta.

Lechner fuori giri, Bertolini sfortunato

La gara femminile con Eva Lechner e Alice Maria Arzuffi è iniziata con buone sensazioni. La Lechner si è subito inserita tra le migliori, ma ha cercato di rispondere e collaborare sulle accelerazioni forsennate di Marianne Vos. Lo sforzo ha pesato sull’altoatesina, che è andata fuori giri e nella seconda parte di corsa è calata vistosamente. La Lechner ha chiuso solo sesta, senza essere mai in lotta per il podio negli ultimi giri. Molto sfortunata è stata Alice Maria Arzuffi, che non aveva il podio come obiettivo ma poteva centrare un ottimo piazzamento. La Arzuffi è però caduta insieme ad altre atlete in un insidiosissimo tratto di discesa e nel groviglio che si è creato si è ferita al volto con la sua stessa bicicletta.

L’atleta è stata medicata con un punto di sutura allo zigomo, ma al di là delle evidentissime abrasioni non ha riportato danni più seri.

L’altra grande speranza azzurra di medaglia in questi Mondiali di ciclocross era Gioiele Bertolini, uno dei favoriti della gara under 23. L’olandese Nieuwenhuis ha fatto gara a sé andando a vincere il titolo, ma l’azzurro era in seconda posizione quando è incappato in una caduta che gli ha fatto perdere tempo prezioso.

Alla fine Bertolini ha chiuso solo settimo. Tra le donne under 23 la campionessa europea Chiara Teocchi ha chiuso al 13° posto, mentre tra gli juniores il migliore è stato Leonardo Cover, 35°. Nella gara più attesa, quella degli elite, non c’erano grandi speranze per gli azzurri. Il migliore è stato Luca Braidot, 20° ad oltre 6 minuti dal riconfermato campione Wout Van Aert che ha approfittato di una foratura del grande rivale Mathieu Van der Poel.