Questa prima parte di stagione del ciclismo professionistico è stata segnata da numerose e gravi cadute, che hanno tolto di mezzo molti dei protagonisti più attesi. Prima Wout van Aert, quindi Remco Evenepoel, Primoz Roglic e Jonas Vingegaard sono usciti di scena uno dopo l'altro, facendo alzare l'attenzione sul tema della sicurezza nel Ciclismo. Uno dei corridori più esperti del gruppo, l'olandese Bauke Mollema, ha parlato al giornale Het Laatste Nieuws delle sue quattro idee per rendere le corse più sicure. Mollema ritiene che gli auricolari dovrebbero essere vietati e che andrebbe inserito un limite massimo ai rapporti per limitare le velocità.

'Sbarazziamoci di radio e auricolari'

Mollema ha ammesso che il ciclismo non sarà mai completamente sicuro, e che molti dei pericoli sono provocati dai comportamenti dei corridori stessi. "Le cadute ci saranno sempre, ma quelle ad alte velocità come nei Paesi Baschi sono un vero dispiacere. Ci sono molti pericoli anche in situazioni di corsa non così importanti", ha spiegato il corridore della Lidl Trek, che però ritiene ci siano molte cose su cui si può lavorare, a partire dai contatti radio tra ammiraglia e corridori.

"Gli auricolari causano tantissimo stress. Bisognerebbe sbarazzarsi di radio e auricolari o avere solo le comunicazioni neutre con differenze di orario e informazioni sul percorso.

Niente più Direttori Sportivi che chiacchierano nelle orecchie dei corridori e dicono loro di stare nelle prime posizioni", ha proposto Mollema.

Het Laatste Nieuws ha riportato questa e le altre idee a Adam Hansen, presidente dell'Associazione corridori. Hansen si è detto favorevole a questa novità, ma ritiene che sarebbe osteggiata dalle squadre.

"Per loro sarebbe un incubo, perché i Ds in ammiraglia diventerebbero irrilevanti", ha spiegato il presidente del CPA.

'Ora si pedala anche a 80 km all'ora'

La seconda proposta di Bauke Mollema riguarda una norma che dovrebbe limitare i rapporti. "Una volta avevo il 53X11 come rapporto più lungo, ora si usano sempre più lunghi per poter pedalare di più in discesa.

Ora uso il 54X10, il mio compagno Pedersen pedala con il 56X10. Si può pedalare ancora quando si va a 80 all'ora" ha dichiarato Mollema.

La terza idea del corridore olandese riguarda la riduzione del gruppo. Nelle gare World Tour i corridori sono spesso 175, un numero eccessivo che provoca dei rischi. "Perchè non fare un gruppo di 120 corridori, con cinque o sei per ogni squadra World Tour?" ha proposto Mollema. Questa possibile novità non è però ben vista da Hansen. "Non posso sostenere la richiesta di un gruppo più piccolo, perchè molti corridori perderebbero il lavoro" ha spiegato il presidente del CPA.

Infine, Mollema ritiene che dovrebbero essere inasprite le pene per quei corridori che si rendono protagonisti di comportamenti pericolosi.

"C'è troppa arbitrarietà e spesso le punizioni vengono date solo quando le cose vanno male" sostiene il corridore della Lidl Trek.

Hansen ha replicato annunciando nelle prossime corse si faranno degli esperimenti con i cartellini gialli o rossi, mutuando il sistema del calcio. "Abbiamo chiesto ai commissari di giuria di applicare le norme in modo più severo. Gli arrivi in ​​volata devono essere regolati molto meglio. Michael Matthews è stato declassato al Giro delle Fiandre mentre altri corridori hanno fatto cose peggiori senza che sia stata comminata nessuna sanzione", ha dichiarato Hansen.