Martedì 19 gennaio, mattina: ed è #twitterdown! Questa volta tocca a Twitter avere problemi tecnici e non essere accessibile ai suoi milioni di utenti che non possono "tweettare" le novità del giorno: in genere è il rivale Facebook ad avere di queste problematiche - o almeno così è stato negli ultimi anni, più e più volte - ed ogni volta che è accaduto proprio su Twitter gli utenti si scatenavano con battute e lamentele al motto, ovviamente, di #facebookdown. Ma questa volta l'hashtag è relativo al social network del passerotto, che non risulta accessibile da questa mattina.

#twitterdown: problemi tecnici nella mattinata di martedì 19 gennaio 2016

"Si è verificato un problema tecnico.Grazie per la segnalazione, risolveremo il problema e riporteremo tutto alla normalità il più presto possibile" è il messaggio che gli utenti trovano se tentano di accedere al proprio account Twitter. Il problema sta durando già da un'ora (scriviamo alle ore 10.40) ed è ovviamente in tutto il mondo. Beh, a dirla tutta quando è capitato a Facebook si risolveva tutto in meno tempo...

Twitter comunque non sta passando un buon momento, nonostante le varie novità che sono state introdotte dai suoi sviluppatori nel corso dell'ultimo anno: infatti come social network ha sempre meno utenti e meno appeal, i rivali più quotati lo stanno lasciando indietro e pure i vip, che negli ultimi anni lo hanno usato molto -soprattutto gli statunitensi, va detto- stanno sempre più passando ad altri social più dinamici e con più possibilità d'interazione, primo tra tutti Instangram.

Per reggere le sfide sempre più agguerrite e soprattutto per rinnovare il proprio modello, Twitter ha introdotto diverse novità: oltre ad un tasto simile al "like" di Facebook, è stata anche allargata la possibilità di scrivere oltre i canonici 140 caratteri (siamo onesti, il microblogging andava bene anni fa, adesso che ce ne facciamo di meno caratteri che con un sms?).

Inoltre, dato che ha bilanci aziendali sempre in perdita e quindi la quotazione in Borsa ne risente, ha anche dovuto introdurre la possibilità di advertsing, come del resto fa Facebook con ottimi risultati.

Beh, forse per adeguarsi ha deciso allora di introdurre anche le problematiche tecniche...