Un incredibile aggiornamento per tutti gli appassionati di Pokémon Go è stato introdotto dalla Niantic nelle ultime ore. Il rarissimo pokémon ‘ditto’ e la possibilità di catturare Pokémon shiny: queste sono le novità introdotte . Oltre al bonus dei doppi punti esperienza (PE) e della doppia polvere di stella, che è partito dalla mezzanotte di oggi, 23 novembre 2016, in occasione della Festa del Ringraziamento, ci sono state diverse apparizioni di questo pokémon molto raro, Ditto. Ma la sorpresa sta nel fatto che non ti uscirà nei dintorni o ti apparirà come uno spawn normale.
Infatti alcuni player lo hanno trovato in maniera completamente casuale: e cioè catturando pokémon quali Rattata, Pidgey o Zubat. Successivamente hanno visto apparire sul display del proprio smartphone il seguente messaggio "Oh?". A quel punto si è attivata una cutscene che ha mostrato il pokémon precedentemente catturato trasformarsi nella sua forma originaria, Ditto, per l'appunto.
Ecco come potrai catturare il rarissimo Ditto
Dunque per catturare il rarissimo esemplare i player non devono fare altro che mettersi a caccia, catturando tutti i pokémon, anche i più comuni, che incontrano sul proprio cammino. Solo i più fortunati riusciranno a beccare lo spawn, assolutamente casuale, di Ditto. Infine segnaliamo che negli ultimi giorni la Niantic ha introdotto un ulteriore aggiornamento che ha influito sui Punti Lotta (PL) dei pokémon.
Infatti i giocatori hanno visto improvvisamente salire i PL di alcuni esemplari e scendere invece PL di altri pokémon. Esemplari come Golem, Rhyhorn, Eevee, Gengar, Alakazam, Kingler, sono stati potenziati con l’aumento dei PL. Invece pokémon come Exeggutor o Arcanine sono stati depotenziati. Molti player hanno lamentato il fatto di essersi impegnati per potenziare questi pokémon più rari, per poi vedere abbassare notevolmente i loro punti lotta. Per i giocatori non resta altra scelta che quella di utilizzare al meglio il bonus della polvere di stelle per poter riportare i propri pokémon ai punti lotta desiderati.
