Se parliamo di Fisica o dinamica vi ricordate qualcosa? Newton, quello della mela? Niente. Vediamo. Uno dei concetti base dice che se spingiamo un corpo, l'accelerazione sarà proporzionale e nella stessa direzione della forza applicata sull'oggetto, e inversamente proporzionale alla massa dello stesso. Quindi, più pesante sarà il corpo, più forte dovrà essere la spinta o forza applicata. Bene, e che ne diresti se spingessimo in avanti una biglia pesante 10 grammi e questa accelerasse in senso opposto, cioè verso di noi. Panico. Non per i ricercatori Michael Forbes e Peter Engels della Washington State University.

Questo interessante sperimento è stato possibile grazie alla creazione di un fluido con massa negativa. In pratica, come se la nostra biglia pesasse -10 grammi.

Fluido con massa negativa

Secondo la teoria classica della fisica, la massa negativa sarebbe un concetto accettato ma ipotetico di materia che violerebbe inoltre, più condizioni dell'energia e della nostra vita quotidiana. La quale è basata sul mondo positivo e fedele alle leggi formulate da Isaac Newton circa 350 anni fa.

Tornando ai preparati del fluido con massa negativa, i fisici americani hanno ricreato il cosiddetto 'condensato di Bose-Einstein', un particolare stato della materia ipotizzato per l'appunto dai due scienziati. Per conseguirlo, Engels e Forbes hanno scoperto che il raffreddamento vicino allo zero assoluto degli atomi di rubidio avrebbe assicurato loro un movimento uniforme e lento delle particelle del superfluido cercato.

Dunque, un fluido a 'viscosità nulla' e capace di muoversi senza disperdere energia.

Il curioso esperimento

Il lavoro eseguito dai fisici americani Engels e Forbes e pubblicato di recente sulla rivista Physical Review Letters prevedeva l'utilizzo di due laser. Il primo avrebbe rallentato e intrappolato all'interno di una bolla gli atomi di rubidio ancora con massa positiva, ciò vale a dire che una volta liberati dovevano 'schizzare' in tutte le direzioni.

Invece no. In effetti, il secondo laser è stato utilizzato per 'bombardare' ulteriormente la bolla e renderla negativa. Così facendo, nel momento in cui si è rotto il condensato di Bose-Einstein ricreato in laboratorio, gli atomi liberati non sono scappati via in avanti, ma si sono contratti con forza all'interno della bolla facendola addirittura accelerare in direzione contraria rispetto alla spinta applicata.

Che succede ora, ci chiederemo. Secondo il prestigioso parere degli esperti, occorrerebbe approfondire lo studio in modo di riuscire a comprendere un giorno, fenomeni simili che avvengono nel cosmo, all'interno dei buchi neri e nelle stelle di neutroni.