Il rapimento della modella inglese di 20 anni ha creato scalpore. Rapimento organizzato nei minimi dettagli; la ragazza viene contattata tramite la sua agenzia da un sedicente fotografo che la invita a Milano. Arrivata nel capoluogo lombardo la ragazza viene però prima stordita, poi legata e infine infilata in una valigia. Il suo rapitore, Herba Lukasz Pawel,trentenne polacco residente in Inghilterra, la sistema nel bagagliaio della sua macchina e parte alla volta del torinese, dove, in un casolare disabitato in una zona periferica, alla ragazza vengono sì fatte delle foto, ma mentre è nuda e legata, per ricattare prima l'agente della stessa, chiedendo un riscatto di 300 mila sterline per evitare che la donna finisca all'asta sul web.

L'uomo rivendica l'azione a nome del "Black Death Group", che pare condurre diversi traffici illeciti proprio su internet. Dopo sette giorni di prigionia, l'uomo decide di liberare la ragazza, forse perché questa ha un figlio, cosa che andrebbe contro le regole etiche dell'organizzazione,come riporta il sito "Repubblica.it", o forse perché l'asta online non avrebbe ricevuto offerte, come leggiamo nel sito di Agi. Fatto sta che l'uomo conduce la ragazza al consolato britannico, dove ad attenderlo trova però le forze dell'ordine che lo arrestano per sequestro di persona. Quello che ancora non sappiamo è se davvero il polacco faccia parte dell'organizzazione criminale che opera nella parte nascosta di Internet.

Quello che sappiamo è che però la parte nera di internet esiste eccome.

Che cos'è il Deep Web

Il web in cui navighiamo ogni giorno, che ci sembra davvero infinito e con risorse illimitate, in realtà altro non è che una minima parte, superficiale, dell'intero e complesso mondo del World Wide Web. Al di sotto di questa superficie esiste un mondo a sé stante, non indicizzato dai motori di ricerca tradizionali e difficilmente accessibile per gran parte degli utenti, che è stato recentemente mappato per la prima volta. Per entrare nel Deep Web servono software speciali e browser appositi, ad esempio Tor, in grado di garantire l'anonimato di ogni singolo utente.

Una volta entrati, è possibile trovare una lista di siti consultabili, tutti caratterizzati dal suffisso .onion e impossibili da trovare tramite una semplice ricerca su Google.

Un mondo inquietante e nascosto

Sul Deep Web troviamo di tutto. Se è vero che è stato utilizzato da alcuni attivisti, tra cui Edward Snowden per sfuggire a censura e controlli, vero anche che il lato oscuro di Internet è utilizzato principalmente per scopi illeciti.

Pare sia qui che gruppi estremisti parlino tra loro sfuggendo ai controlli, così come pare sia questo il luogo di scambio e vendita di tutto ciò che nella parte di mondo virtuale "alla luce del sole", se così possiamo definirlo, non è permesso. Ci sono negozi virtuali, (uno dei più conosciuti è Silk Road), in cui possiamo acquistare droghe, documenti falsi e arnesi tuttofare in genere vietati. Ogni acquisto avviene tramite Bitcoin, una sorta di moneta digitale, e venditori e acquirenti ricevono appositi feedback, proprio come avviene su Ebay. Se su Silk Road la vendita di armi è vietata, esistono comunque tantissimi siti specializzati nella vendita di queste ultime. All'interno di questo mondo oscuro pare localizzarsi anche il portale "Black Death", di cui il rapitore della modella inglese ha dichiarato di far parte, che metterebbe in vendita, al miglior offerente, anche esseri umani. Pedopornografia, hacker, killer a pagamento, vendita di essere umani, video violenti, oggetti d'arte rubati. Chi più ne ha più ne metta. Questo è il lato oscuro della rete.