Nel corso della puntata del 24 settembre de Le Iene è stato mandato in onda un servizio realizzato da Enrico Lucci: la celebre Iena, famosa per la sua ironia e per la sua capacità di presentare lo squallore della società in cui viviamo, questa volta è andata a Mykonos, una delle tante isole greche meta di molti turisti italiani. Su quest'isola i nostri turisti arrivano non per ammirarne il bellissimo mare o i reperti archeologici dell'antica Grecia, ma per trascorrere giorni di assoluta libertà, all'insegna dell'alcol, della droga e dell'intimità facile. Il re dell'isola, o meglio il guru di Mykonos, è Sasà: così lo chiamano tutti i giovani italiani che arrivano sull'isola e che lo adorano, considerandolo un modello di vita a cui ispirarsi. Molti di loro affermano che Sasà mette loro la luce negli occhi, altri lo vorrebbero addirittura come Presidente del Consiglio, altri ancora vorrebbero essere proprio come lui che ha capito tutto della vita.
Chi è Sasà?
Nell'intervista realizzata da Enrico Lucci si scopre che Sasà è il gestore di un locale di Mykonos, il Tropicana Club, che ama camminare anche per strada indossando semplicemente uno slip con una proboscide di elefante la quale è adibita a contenere le sue forme. Lo chiamano l'artista con l'elefante, infatti. Il suo slogan è libertà, libertà di andare in moto senza casco, di fare l'amore in spiaggia, di camminare nudi. Ce l'ha con la politica che ci distrugge, con la Televisione che ci racconta sempre falsità e con la Polizia. Sì perchè Sasà un tempo era un poliziotto ed è stato cacciato ingiustamente (almeno così dice lui) dalla polizia perchè ha picchiato un ragazzo omosessuale. Nonostante questo, però, desidera ritornare in Polizia e per queste ragioni fa un appello anche ad Alfano. Ma Sasà è anche Salvatore, un uomo credente che ama la Madonna e che è stato anche a Medjugorje e a Lourdes e che è stanco di essere giudicato solo dalla copertina. In fondo, per lui, questo è un lavoro a tutti gli effetti: basti pensare che in un solo pomeriggio incassano 200 mila euro. Mica male.
© RIPRODUZIONE VIETATA