La Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro viaggiava a 124 km orari: questo è ciò che emerge dall'ordinanza del gip di Roma a seguito di un'attenta analisi del gps presente a bordo del Suv noleggiato dai giovani youtuber protagonista dell'incidente stradale avvenuto a Casal Palocco la scorsa settimana.

Roma, la Lamborghini viaggiava a 124 km orari

A far scattare i domiciliari per Matteo Di Pietro sono i dati recuperati dal gps presente sulla Lamborghini blu, utilizzata dai giovani youtuber per girare il loro video sulla challenge "50 ore a bordo di una Lamborghini".

Secondo il gip di Roma, l'auto viaggiava a una velocità di 124 km orari esattamente nel punto in cui ha incrociato e tamponato la Smart guidata dalla mamma di Manuel, che ha perso la vita nell'impatto.

L'auto, dopo aver imboccato la via in cui è avvenuto l'incidente, ha raggiunto la velocità di 124 km orari in soli 14 secondi: l'assenza di segni evidenti di frenata dimostra che la decelerazione improvvisa sia avvenuta a seguito dell'avvistamento della Smart, ma ormai era troppo tardi per evitare l'impatto.

Di Pietro ha violato il codice stradale sia perché viaggiava a una velocità nettamente superiore a quella consentita su quella strada, ovvero 50 km orari, sia perché quella stessa velocità non era adeguata alle condizioni e alle caratteristiche della strada urbana e soprattutto in virtù del fatto che erano vicini a un incrocio.

Quanto dichiarato quest'oggi dal gip smentisce quanto affermato nei giorni passati dal legale difensore di Matteo Di Pietro e inizia a delineare la serie di motivazioni che ha portato ai domiciliari il giovane youtuber, rimasto a piede libero i giorni successivi all'incidente.

Il primo interrogatorio di convalida del fondatore dei TheBorderline è stato fissato per domani, 27 giugno: saranno vari i nodi da sciogliere, in primis la velocità e poi se era stata consumata cannabis e il ruolo degli altri giovani a bordo che a oggi si sono dileguati, ma che, invece, potrebbero essere importanti nella dinamica dell'incidente.

Fiaccolata per Manuel a Roma

Ieri sera, 25 giugno, c'è stata una fiaccolata che ha visto 3500 partecipanti, tutti vestiti di bianco, con palloncini e candele bianche per omaggiare il piccolo Manuel.

Il corteo è partito dall'asilo frequentato dal bambino e da cui quel pomeriggio del 14 giugno lo aveva preso la sua mamma; dopo una breve sosta nel luogo dell'incidente, oggi totalmente ricoperto di giochi, peluche e girandole, il corteo si è poi fermato davanti alla parrocchia di San Timoteo.

La mamma di Manuel, che in tutti questi giorni è rimasta in silenzio, ha detto oggi di non provare odio per i cinque giovani youtuber che hanno ucciso il suo bambino.