"Andatevene, state terrorizzando i clienti”. Sarebbe cominciata così la brutta storia di discriminazione che ha visto per protagonista la modella russaNatalia Vodianova, cacciata da un bar perché in compagnia della sorella affetta da autismo. Secondo quanto riportato dalla modella sul proprio profilo Facebook, il fatto sarebbe successo al bar "Flamingo" di Nizhny Novgorod lo scorso 11 agosto.
La Vodianova ha reso noto che lei e la sorella, insieme all'infermiera che la segue continuamente, erano entrate nel locale per un tè, ma ad un certo punto il proprietario si è avvicinato con fare burbero ed ha apostrofato le tre donne con la frase: "Andate via, spaventate tutti i nostri clienti.
Andate, curatevi e curate la ragazzina e poi tornate in un luogo pubblico". L'infermiera faticava a convincere la sorella di Natalia e così l'uomo ha rincarato la dose: "Andate via, altrimenti chiamo un ospedale psichiatrico, l'ambulanza e vi chiudono in un sottoscala". Per buona misura sono anche intervenutetre guardie del locale. Nel frattempo è sopraggiunta sul posto anche la mamma che ha cercato di calmare gli animi, spiegando che se si usano le maniere forti la figlia ha reazioni violente e chiedendo di lasciare semplicemente riposare la figlia e poi tutte sarebbero uscite tranquillamente dal locale. Al momento dell'accaduto era presente un solo altro avventore, all'interno del bar, il quale ha dimostrato solidarietà verso Oksana, la sorella disabile della Vodianova.
A conclusione della vicenda, sono arrivate le forze dell'ordine, che hanno atteso le donne alla loro uscita, con la mamma portata in una stazione di polizia per rispondere del suo operato. Qui, secondoNatalia Vodianova, la donna sarebbe stata riconosciuta e gli agenti, per non avere fastidi, hanno preferito trasferire la donna al comando centrale dove la stessa ha sporto denuncia nei confronti dal barista.
Il Comitato investigativo russo, nelle parole del suo portavoce Vladimir Markin, ha definito"inaccettabile"l'accaduto, aprendo un'inchiesta.L'imprenditore rischia una pena detentiva fino a cinque anni ouna multa fino a 500.000 rubli (l'equivalente di circa 7.000 euro) per il reato di«violazione della dignità umana». Il figlio dell'uomo,Anar Bairamov, è apparso in tv prendendo le difese del padre che, secondo lui, avrebbe agito in modo brusco perché Oksana"è rimasta seduta sul pavimento per un'ora e sbatteva la testa contro il muro".
"Quello di mia sorellanon è un caso isolato: purtroppo questa è la realtà in cui vivono tutte le famiglie che hanno figli disabili.Per me è difficile persino parlare, ma questo è un segnale della società che non si può non sentire" è l'ulteriore sfogo della top model. Purtroppo l'incidente capitato alla sorella della modellanon è un caso isolato in Russia, dove forti pregiudizi nei confronti dei disabili sono ancora presenti nell'opinione delle persone comuni.