La Sardegna continua ad essere baciata dal bel tempo, siamo ad attobre, ma il clima continua ad essere assolutamente estivo, caldo e spiagge frequentatissime, sopratutto da stranieri. Questi ultimi vengono attratti oltre che dal bel tempo e dalle bellezze dell'Isola, dai prezzi non più da alta stagione. Le zone più battute sono quelle di Olbia, Budoni e San Teodoro, Pula e Villasimius, dove si registrano ancora numeri da record. Questo dimostra che la cosidetta stagione può e deve essere dilatata, nom riducendosi ai soli tre mesi canonici, ma da maggio ad ottobre si potrebbe lavorare e dar lavoro per sei/sette mesi all'anno, non un'utopia.

Questo discorso viene facilitato da pacchetti ed offerte delle quali non si può fare a meno se si vuole impostare ed indirizzare un certo tipo di discorso turistico. Di certo negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante per ciò che concerne la presenza delle strutture ricettive in Sardegna. Gli alberghi sono 913, 90 tra villaggi e campeggi, 739 agriturismi, 2036 tra ostelli.bed and breakfast, ecc., dati forniti dalla Regione sarda nel 2012. Il mare blu cobalto, le spiaggie bianchissime sono il punto di forza dell'offerta isolana, una vera e propria bellezza, apprezzatissima dai tedeschi, i francesi, gli inglesi, e negli ultimi anni dai russi, protagonisti di vere e proprie invasioni, grazie ai voli diretti provenienti dalla Russia.

Mentre hanno fatto flop le classiche mete della costa smeralda, probabilmente con prezzi troppo elevati, sono tornate prepotentemente in auge alcune perle come il binomio San Teodoro e Budoni al nord dell'isola, e Pula e Villasimius al sud.

Nelle due località galluresi ci sono prenotazioni che si spingono fino alla prima decade del mese di novembre, situazione fino a poco tempo fa insperata.

Francesi e tedeschi le presenze più numerose, ben l'80%, a Villasimius invece boom di presenze dalla Polonia e dall'Estonia, oltre che dalla solita Germania. Pula invece oltre ad ospitare tedeschi ed inglesi, si conferma la meta preferita del popolo russo, vero e proprio cultore della zona sud occidentale dell'isola. Gli operatori del settore sperano che questo trend si possa rinnovare tutti gli anni, con sinergie che continuino a coinvolgere le istituzioni ed i privati.