Descrivere una città d'arte non è mai facile e Lecce non fa eccezione. All'improvviso è esplosa la moda della "Vacanza in Salento"e il mondo ha scoperto questa perla al centro di una terra pulsante, espressione di un mediterraneo dal fascino magnetico. E' una città da visitare se amate l'arte, ricca com'è di testimonianze di epoca romana, medievale e rinascimentale, ma che ha nello stile barocco la sua espressione massima di città votata all'arte. Il barocco si è imposto a Lecce, quando si compresero le virtù di una pietra, poi chiamata pietra leccese, "leccisu" in dialetto salentino, facile da lavorare e soprattutto dai sensuali e caldi riflessi dorati.

Gli artisti con scolpendo questa pietra hanno adornato palazzi, costruzioni e soprattutto le chiese per le quali Lecce è divenuta giustamente famosa. L'incanto è inalterato sia che la visita venga programmata in inverno che in estate. Certo nella stagione calda può essere magnificamente incastrata con il mare, azzurro e pulito, di spiagge, di calette e di scogliere in grado anche di restituire refrigerio e paesaggi mozzafiato. Potete entrare da Porta Napoli e lì brevemente essere già in Piazza Duomo, una piazza unica racchiusa da edifici che culminano con il Duomo, lo svettante campanile, il palazzo vescovile e il palazzo del seminario.

Da lì salendo, arriverete in Piazza Sant'Oronzo, la piazza dei leccesi, dove ammirare l'anfiteatro romano, il palazzo del Sedile e attraverso una breve stradina la maestosa Basilica di Santa Croce con l'attiguo Palazzo dei Celestini.

Nel mezzo però sontuosi palazzi nobiliari, austeri, alteri, dove le blasonate famiglie hanno vissuto o continuano a viverci, in un concerto di guglie, statue, fregi scolpiti e scenografici balconi. Poi molto altro, ma sarete voi a decidere quanto e cosa visitare perchè Lecce ha molto da offrire.Non dimenticate di mangiare il famoso pasticciotto leccese, un semplice ma voluttuoso dolce di pastafrolla e crema pasticcera, che per quanto replicabile, vi sarà impossibile cucinare da voi se ci proverete, con la sua confortante forma panciuta e la bruciatura perfetta!

Poi le famose "friseddhe", fresco e semplice pane della tradizione povera e contadina, condite solo con pomodori olio e sale, ma anche le "carteddhate" natalizie, qualora voleste impreziosire le vostre festività con una visita alla città, o ancora gli "scagnozzi" dolci glassati al cioccolato o la superba pasta di mandorla, in dolcetti singoli e monoporzione tutto l'anno o in forma di agnellino durante la Pasqua. Il mare dei dintorni merita una descrizione a parte, per la sua magnificenza, basti dire che l'ospitalità è altissima ed è, in Italia, un punto d'onore di questa gente meravigliosa.