La Romania scommette sulle energie rinnovabili. Il governo rumeno ha approvato una riforma del sistema di incentivazione, già ampiamente vantaggioso, dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. Gli investimenti nel settore green energy, nei prossimi anni, saranno pari a 4/5 miliardi di euro, secondo una stima economica del governo.

Il sistema di incentivazione rumeno si baserà sui certificati verdi, con un meccanismo simile a quello italiano. I produttori da fonti rinnovabili ottengono, per ogni MW di energia prodotta, un certo numero di certificati verdi che potranno rivendere ai distributori/fornitori di energia: per quest'ultimi è previsto l'obbligo di acquistare un numero di certificati verdi, calcolato, ogni anno, in funzione di una quota stabilita dall'Autorità rumena per l'energia.

Le transazioni relative ai certificati verdi saranno effettuate con un prezzo minimo e massimo di certificati verdi, stabilito per legge, rispettivamente di 27 e 55 euro/MWh. A beneficiare del nuovo provvedimento sono soprattutto i produttori di energia da fotovoltaico, ai quali saranno riconosciuti sei certificati verdi per ogni Mwh prodotto, per un valore complessivo di circa 300 euro.

La Romania ha conseguito ottimi livelli di "capacità produttiva fotovoltaica", soprattutto nelle aree pianeggianti e costiere del Sud e dell'Est. Questo regime di aiuti estremamente favorevole resterà in vigore solo per gli impianti entrati in produzione entro il 31 dicembre 2013. È meno interessante il meccanismo applicato all'energia eolica, dove sono solo confermati due certificati verdi al Mwh con il limite temporale.

Sono cinque, tra progetti e cantieri, relativi a impianti fotovoltaici, già approvati dalle autorità rumene, da scegliere subito. È garantito un alto utile, poiché i ricavi non sono legati a dinamiche di mercato ma alla legislazione vigente in Romania (agganciata alle regole imposte dall'Unione europea per la concessione dei Fondi Strutturali) e alla produzione di energia fotovoltaica.