Varato dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e delle Politiche Agricole uno schema di decreto che si propone il duplice obiettivo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Più in dettaglio, attraverso un nuovo sistema d’incentivazione, per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche saranno promessi interventi di piccole dimensioni (per usi domestici, piccole aziende, e le serre).
Cittadini e imprese potranno sostenere l’investimento per l’installazione d’impianti rinnovabili ed efficienti beneficiando di una copertura economica mediamente del 40% sulla spesa investita che sarà erogata in due anni (5 per investimenti più onerosi).
Per l’efficienza della Pubblica Amministrazione il provvedimento disegnato aiuta a superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno consentito alle amministrazioni di sfruttare il potenziale del risparmio energetico. I nuovi strumenti a vantaggio del “rinnovabile” vanno nella giusta direzione per il raggiungimento degli obiettivi europei in termini di riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Dal testo del decreto che sarà trasmesso all’esame della Conferenza Unificata, si evince anche che:
- Trascorsi 60 gg.
dal raggiungimento di un impegno di spesa annua cumulata pari a € 200 milioni per incentivi riconosciuti a interventi realizzati o da realizzare da parte delle amministrazioni pubbliche riguardo alle realizzazioni di uno o più interventi di cui all’art. 4, non sono accettate ulteriori richieste di accesso agli incentivi di cui al presente decreto da parte di tali soggetti fino all’entrata dell’aggiornamento di cui al comma 2, ossia ai fini dell’accesso agli incentivi possono avvalersi dello strumento del finanziamento tramite terzi o di un contratto di rendimento energetico ovvero di un servizio di energia, anche tramite l’intervento di un fornitore di servizi energetici.
- Trascorsi 60 gg. dal raggiungimento di un impegno di spesa annua cumulata pari a € 700 milioni per incentivi riconosciuti a interventi realizzati o da realizzare dai soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito d’impresa, relativamente alla realizzazione di uno o più interventi di cui all’art.
4, comma 2, non sono accettate ulteriori richieste di accesso agli incentivi di cui al presente decreto da parte di tali soggetti fino all’entrata dell’aggiornamento di cui al comma 2, ossia come appena evidenziato alla fine del punto precedente.