Il 13 aprile è partita la campagna di raccolta firme per l'iniziativa di legge popolare Rifiuti Zero e si protrarrà fino al raggiungimento dell'obiettivo 50.000 firme. Sono previsti banchetti in tutta Italia, da nord a sud, dalle grandi città fino ai piccoli paesi.

La strategia "Zero Waste" si basa su 10 passi complementari che se implementati a dovere possono portare ad una diminuizione del 99% dei rifiuti in discarica:

Separazione alla fonte, raccolta porta a porta, compostaggio,  riciclaggio, riduzione dei rifiuti, riuso e riparazione, tariffazione puntuale, recupero dei rifiuti, centri studi in loco per riprogettare i prodotti, azzeramento dei rifiuti.

Il progetto è stato implementato in molti comuni d'Italia, l'esempio più eclatante è il comune di Capannori, 46.000 abitanti, situato in provincia di Lucca,  passato in 3 anni dal 37 % all'82 % di raccolta differenziata utilizzando un sistema di raccolta giornaliero per materiale.

I costi risparmiati per la gestione degli impianti di raccolta si aggirano intorno al milione e mezzo di euro all'anno, la spesa è stata quindi dimezzata, creando un beneficio economico per tutta la popolazione alla quale è stata applicata la tariffa puntuale sui rifiuti, che permette di calibrare la tariffa anche in base al rifiuto effettivamente prodotto dalle famiglie, attraverso la contabilizzazione dei rifiuti del materiale non riciclabile.

Inoltre il sistema di separazione, riciclaggio e riuso ha creato un vero e proprio mercato del lavoro locale: si calcola che un capannone di riciclo riuso possa occupare 250 persone  rispetto ai 20-40 necessari per l'incenerimento e 10 volte per lo smaltimento in discarica, permettendo un miglioramento notevole della qualità dell'aria.

L'ideatore della strategia, Paul Connet, ha attuato "Rifiuti Zero" per la prima volta a San Francisco, città caotica di 850.000 abitanti, dove si parlano 3 lingue e collocata in territorio angusto e concentrato. Adesso la raccolta differenziata ha raggiunto l'89 % e si punta all'azzeramento dei rifiuti nel 2020. Il cofondatore dell'iniziativa e presidente del centro studi Capannori, Rossano Ercolini, ha ricevuto in settimana il premio nobel alternativo per l'ecologia a testimonianza della grande importanza e riuscita di questo progetto.

Se il sistema fosse applicato secondo l'iter previsto nella legge si potrebbero creare 500.000 posti di lavoro in tutta Italia, si migliorerebbe la qualità della vita, dell'aria e il rapporto perverso che abbiamo con i beni. La " Zero Waste Strategy" trasforma i rifiuti da problema a risorsa. In Italia siamo molto arretrati nell'implementazione delle direttive europee, ogni anni i contribuenti pagano milioni di euro di multe per il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti del 60 % di raccolta differenziata, si continuano a costruire discariche e inceneritori che avvelenano l'aria, l'acqua e la terra con sostanze tossiche.

Per l'Italia si presenta una grande occasione per invertire la tendenza negativa nella gestione scellerata dei rifiuti e tramite questa legge si può cogliere l'opportunità di rivedere il nostro modello "usa e getta" di società permettendo la creazioni di migliaia di posti di lavoro, il miglioramento della qualità dell'aria, della vita e finalmente giungere a un rapporto sano con i rifiuti che vengono ridotti, riciclati, riusati e rivalutati come risorse.