Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, l'attuale popolazione mondiale di 7,2 miliardi di persone è destinata ad aumentare di 900 milioni nei prossimi 12 anni, raggiungendo quota 8,1 miliardi nel 2025 e poi 9,6 miliardi nel 2050.

La maggior parte della crescita avverrà nelle regioni meno sviluppate, ad iniziare dal continente africano, dove già oggi vivono 1,1 miliardi di persone, che potrebbero diventare circa 4 miliardi nel 2100, ovvero il 36% della specie umana.

A livello di Paesi, quelli dove si verificherà il maggior aumento sono anzitutto i Paesi africani ad alta fertilità, quali Nigeria, Niger, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Uganda, dove ci sono oltre 5 figli per donna.

In Nigeria, in particolare, gli abitanti supereranno quelli degli Stati Uniti entro il 2050 e si potrebbero avvicinare a quelli della Cina entro fine secolo.

La Cina, dal canto suo, sarà sorpassata dall'India intorno al 2028, quando si prevede che entrambi i Paesi avranno 1,45 miliardi di abitanti.

Nei Paesi sviluppati invece la popolazione rimarrà stabile intorno agli 1,3 miliardi di persone da qui al 2050 con aumenti negli Stati Uniti ma diminuzioni anche forti in tutta Europa, tranne Francia e Gran Bretagna per via dell'effetto dei flussi migratori con i connessi tassi di fertilità dei nuovi arrivati.

In diminuzione anche l'area eurasiatica dei Paesi Csi, Giappone e Brasile.

Una riflessione è d'obbligo: l'impronta umana sul pianeta, anche per l'impatto sul clima delle attività antropiche, è destinata a diventare via via sempre più insostenibile. Quale nuovo pianeta accoglierà la specie umana nel XXII secolo?