Nakada Setsuya,professore di vulcanologia a Tokyo, avverte che a Napoli aumenta l'allarme Vesuvio.Lapidaria la sua affermazione rilasciata ultimamente ai media internazionali: "IlVesuvio erutterà di sicuro". La notizia sta facendo il giro del web, ma non èla prima volta che il pericolo viene alla luce.

Già alcuni anni fa dei ricercatori statunitensi avevanoeffettuato delle ricerche nel napoletano, tutte documentate in un documentario trasmessodall'emittente televisiva Focus, cheillustravano i pericoli e sollecitavano ad iniziare il programma d'evacuazione dal territorio.

L'allarme del professor Setsuya

Il vulcanologo giapponese è considerato la massima autoritàin patria ed una delle più autorevoli al mondo. Il professore si è espresso inmaniera inequivocabile alla XIIconferenza mondiale dei geoparchi confermando l'elevato rischio dell'imminenteesplosione del Vesuvio. Il suadenuncia è un tentativo di svegliare le istituzioni affinché inizino seriamentead operare in modo preventivo verso questa enorme catastrofe che, sempresecondo Setsuya, starebbe percolpire la città di Napoli.

Le tracce dell'imminente eruzione

Il professor Setsuya precisache non è possibile dare con precisione il momento dell'eruzione, ma alcuni segnali risultano importanti.

Quando ci saranno sbuffi di gas e rigonfiamenti sul terrenodel vulcano l'eruzione non tarderàmolto ad arrivare. L'allarme lanciato da Tokyo è stato raccolto dai Verdi iquali si stupiscono dei mancati provvedimenti presi fino ad ora dalla Protezione Civile.

Napoli e Vesuvio: popolazione a rischio panico

Un motivo facilmente intuibile della mancata informazione inItalia è sicuramente il fatto che una tale notizia, se confermata anche dallaProtezione Civile, potrebbe scatenare il panico nel capoluogo campano.

La zonaricoperta dai possibili danni del Vesuvioè di grandissima densità abitativa ed è al momento inimmaginabile pensareconcretamente ad un piano di evacuazione.

Intanto, secondo le indicazioni date dalla Regione Campania,i cittadini della zona rossa sono passati da 500 mila a 700 mila.