L'uomo continua a studiare la Luna e il suo suolo, con il fine di creare sul nostro satellite basi permanenti. Varie sonde di diverse nazioni (Giappone, Cina ed India ) dal 2007 sono state lanciate verso la Luna con un unico scopo, che è quello di analizzare la superficie lunare, per rendere permanente il ritorno dell'uomo sulla Luna.
La sonda giapponese Kaguya ha effettuato una perfetta e precisa mappatura di tutto il suolo lunare, migliorando la cartografia sino ad oggi conosciuta del vicino satellite. Inoltre la sonda giapponese ha confermato la presenza di Uranio sul suolo, tramite uno spettrometro a raggi gamma.
Un'altra scoperta molto importante è stata invece effettuata da una sonda dell'Agenzia Spaziale Indiana denominata Chandrayaan-1 che ha individuato alcune particelle di suolo lunare intrise di acqua. La Nasa, in seguito a questa scoperta, ha lanciato la sonda Luna Crater Observation and sensing che tramite un missile, denominato Centaur, ha bombardato il polo Sud alla ricerca di acqua all'interno di un cratere.
Le sonde inviate hanno quindi svelato che il suolo Lunare contiene vari ed importanti elementi quali Uranio, Magnesio, Potassio, Silicio, Ferro e per il futuro è facilmente comprensibile uno sfruttamento minerario del satellite da parte dell'uomo. Infine è da sottolineare che le sonde hanno migliorato al tal punto la mappatura e la cartografia del suolo da essere riuscite a fotografare i resti dei siti di atterraggio delle varie missioni Apollo giunte sulla Luna.