Ikea, il colosso dell'arredamento low cost, è responsabile di aver contribuito, attraverso i suoi fornitori, all'abbattimento di foreste centenarie nella zona della Carelia, al confine tra Russia e Finlandia.
E' questa l'accusa, formulata già nel 2012, che ha portato l'FSC, a sospendere la certificazione di sostenibilità ambientale rilasciata all'azienda svedese nel 2006.
Cos'è la certificazione FSC
L'FSC (Forest Stewardsh Council), di cui IKEA fa parte, è un'organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni.
Tra i suoi membri vi sonno gruppi ambientalisti, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno e la carta.
La certificazione di sostenibilità ambientale che l'ente rilascia costituisce un fiore all'occhiello per tutte le aziende che la ottengono, tanto che Ikea ne aveva fatto oggetto di campagna pubblicitarie con lo slogan "We love Wood" (noi amiamo il legno), proprio per sottolineare la provenienza del legno utilizzato da foreste certificate FSC.
In realtà la stessa Ikea ammette che solo il 25% del materiale ha questa provenienza ed è impegnata a raggiungere una quota del 50% entro i prossimi 5 anni.
L'accusa di FSC
La revoca della certificazione FSC è avvenuta a seguito dell'abbattimento di migliaia di ettari di foreste secolari, anche 600 anni, da parte di un'azienda consociata, in palese violazione delle regole previste dalla certificazione stessa.
Teatro dell'attività illegale è una delle zone forestali più grandi d'Europa, ricca di biodiversità e di aree soggette ad erosione.
La difesa di Ikea
Un portavoce dell'azienda ha dichiarato che "la maggior parte delle inadempienze è già stata risolta" rinnovandone l'impegno a rendere maggiormente ecosostenibili le proprie attività e riottenere al più presto la certificazione FSC.
L'accusa nei confronti di Ikea rappresenta un duro colpo all'immagine di se stessa che l'azienda ha cercato di accreditare presso i consumatori, sempre più sensibili alle tematiche ambientali.
Occorrerà certo molto impegno e molto tempo per ripristinarla e occorreranno 600 anni per ripristinare le foreste russe.