Dal più forte Terremoto della storia del Giappone sono passati più di tre anni, ma soltanto oggi la famiglia Yamagishi è di nuovo unita. Infatti, durante quel terribile 11 marzo 2011, dove uno 'tsunami' sconvolse il Giappone provocando anche il disastro della centrale nucleare di Fukushima, la coppia di coniugi smarrì il proprio gatto Suika, tornato però miracolosamente a casa in questi giorni. Ormai non si credeva più possibile il ritorno dell'amato felino, la coppia di Ofunato si era rassegnata credendolo morto, è invece Suika è stato rinvenuto in una foresta poco lontano dalla sua vecchia abitazione e con l'ausilio del collare personalizzato, ha potuto incontrare di nuovo i suoi padroni. 


Suika è stato inizialmente avvistato da un gruppo di volontari facente parte di un'associazione animalista in un bosco, una pineta di Rikuzentakata, proprio a una quindicina di chilometri da Ofunato (prefettura di Iwate). Dopo un mese di assistenza presso una struttura adibita, il felino è stato segnalato alle autorità di Ofunato, che lo hanno preso in custodia sperando di ritrovare i proprietari pubblicando annunci su un giornale locale. Ma mentre il fotoreporter incaricato era intento a scattare una foto da inserire sul giornale, ha notato che sul collare del micio c'erano scritte sbiadite che lo hanno incuriosito e, dopo un lavoro di ricomposizione, si è risaliti al cognome “Yamagishi” e ad un numero telefonico.


E fu così che Takeo e Kazuko hanno potuto rivedere il loro amato Suika. I proprietari di Suika avevano trascorso mesi e mesi a cercarlo in tutta la città, messa in ginocchio dalle forze della natura, prima di perdere qualsiasi speranza che fosse sopravvissuto alla calamità. E invece all'insaputa dei coniugi Yamagishi, Suika era vivo e vegeto. ''Dove sei stato per tutto questo tempo?!'' sono state le prime parole pronunciate dalla visibilmente commossa signora Kazuko Yamagishi, che si è precipitata alla clinica di Ofunato con il consorte Takeo, a seguito della telefonata ricevuta dalle autorità nipponiche.