La messa al bando di alcune sostanze chimiche che avevano per effetto l'assottigliamento dello strato di ozono, ha comportato l'uso di prodotti diversi in sostituzione. Le sostanze alternative che stiamo oggi adoperando hanno innescato un problema totalmente differente - un aumento significativo dei gas serra. I gas serra hanno per effetto la ritenzione del calore da parte della Terra. Paradossalmente, questo va a tutto vantaggio dell'ozono stratosferico. Più alti livelli di anidride carbonica e di gas simili in atmosfera mantengono freddo lo strato più alto della stratosfera, e la temperatura più bassa aiuta il recupero dello strato di ozono nella stratosfera.

Sfortunatamente, la scienza ci dice che, allo stesso tempo, questi gas sono la causa principale dell'aumento del riscaldamento globale. Intendiamoci, la causa prima delle emissioni di anidride carbonica, di metano (4 volte più dannoso) e di ossido di azoto sono l'industria, il riscaldamento domestico e le attività antropiche come l'agricoltura e l'allevamento di bestiame. I surrogati degli alogeni contribuiscono solo in minima parte alle emissioni, ma oggi non possiamo permetterci di tralasciare nessuna nicchia per cercare di ridurre gli effetti di un fenomeno che potrebbe portare alla sparizione dell'intera razza umana. La domanda che ci si pone è: può la cooperazione internazionale salvare di nuovo il pianeta?

Lo scambio effettuato è davvero singolare: la fascia di ozono appare bene avviata al recupero, ma a scapito di un costo ambientale di differente natura, ma potenzialmente più gravoso. Dobbiamo ammettere che nella seconda metà degli anni '80 non si aveva nessuna idea che si stava scambiando un problema serio con un altro altrettanto grave.

Oggi, però, lo sappiamo. E allora, che fare? Secondo l'OMM, Organizzazione Meteorologica Mondiale, "l'azione internazionale sullo strato di ozono è stata una delle storie ambientali maggiormente di successo". "Questo fatto dovrebbe esserci di sprone per dimostrare lo stesso livello di urgenza e di unità nell'affrontare la sfida ancora più grande del cambiamento climatico.

La valutazione aggiornata della situazione fornisce a chi prende le decisioni politiche una solida base scientifica sulle relazioni intricate fra ozono e clima e mette in evidenza il bisogno di misure che si supportino vicendevolmente per proteggere la vita sulla terra per le generazioni future". Il mondo è oggi un posto molto diverso da quello che era nel 1987. Riusciremo di nuovo a metterci insieme? Avrà la comunità internazionale la volontà di provarci ancora una volta? Come scrisse Alessandro Manzoni nel lontano 1821 "Ai posteri l'ardua sentenza" (Cinque Maggio). Ammesso che sopravvivano.