La buona notizia è che la fascia di ozono sta recuperando spessore. Nel 1985 si era accertato come il buco nell'ozono fosse uno degli effetti più preoccupanti sull'equilibrio ecologico del pianeta. A settembre 1987, con il 'Protocollo di Montreal sulle sostanze che danneggiano lo strato di ozono', 24 nazioni si erano trovate d'accordo di fermare l'assottigliamento dell'ozono stratosferico. Se confrontato con gli standard attuali di discussioni senza fine e di inazione assoluta, quello è stato un evento di portata epocale. Lo strato di ozono che circonda la terra ci difende dagli effetti negativi delle radiazioni ultraviolette presenti nei raggi solari.

Se torniamo indietro agli anni '70, qualcuno si ricorderà le preoccupazioni di allora sugli effetti dei CFC - clorofluorocarburi, i gas che si usavano nelle bombolette di aerosol e nei frigoriferi. Gli esperti ci dicevano che l'uso continuato dei CFC avrebbe finito per rovinare lo strato di ozono al di sopra dell'Antartico. La situazione di allarme condusse al Protocollo di Montreal con la messa al bando dell'uso e della produzione di diverse sostanze chimiche, dannose per l'ozono e che costituivano la causa dell'assottigliamento e della successiva sparizione della fascia di ozono. Successivamente, altre 173 nazioni aderirono al trattato. All'inizio l'industria oppose resistenza, ma alla fine scienziati e ambientalisti - e il buon senso - ebbero la meglio.

Buon per noi, perché è risultato che avevano visto giusto. Fra le sostanze al bando c'erano anche gli alogeni, sostanze composte da fluoro, cloro e bromo. Questi gas, chiamati Halon, erano principalmente usati nell'antincendio come agenti estinguenti puliti e ad ampio spettro di utilizzo. Oggi gli alogeni sono stati sostituiti da altri dispositivi meno dannosi, ma vengono ancora usati, come liquidi vaporizzanti antincendio, solo ed esclusivamente in aeronautica sotto forma di Freon, trifluorometilbromuro (CF3Br), e di BCF, BromoClorodiFluorometano (BrClFl2).

Il primo è l'agente estinguente utilizzato dagli impianti antincendio fissi installati sugli aeromobili. Il secondo viene utilizzato negli estintori a mano in cabina.

Secondo l'ONU, se il mondo intero non avesse trovato un accordo, oggi ci troveremmo a fronteggiare globalmente due milioni in più di casi di tumori della pelle.

La NASA ha dichiarato che che "senza il Protocollo di Montreal, nel 2050 l'impoverimento dell'ozono a livello globale, non solo sull'Antartico, sarebbe 10 volte peggiore del livello attuale". Fortunatamente, secondo l'ONU, lo strato di ozono sta recuperando il suo spessore. Una nuova valutazione eseguita per conto dell'ONU da 300 scienziati, dice che "se si continua a rispettare il Protocollo di Montreal, si prevede che, prima della metà del secolo, la fascia di ozono verrà ripristinata ai livelli di riferimento del 1980, anno che precede il calo significativo della concentrazione di ozono, nell'Artico e nelle zone situate a latitudine intermedia, mentre per l'Antartico occorrerà aspettare qualche anno di più". Per una volta, sembra che il mondo abbia realizzato un progetto comune e che questo sia stato portato avanti con successo. E allora, perché non si esulta?