Quante ne sanno gli italiani in materia di salvaguardia dell'Ambiente? Ma soprattutto, gli italiani come si comportano quando si tratta di smaltire piccoli elettrodomestici? Sono queste alcune delle domande che gli operatori di Adiconsum ed Ecodom si sono posti, ed hanno posto agli italiani, per lo studio Conosciamo L'Ambiente, un'indagine svolta online su di un campione di 2500 persone tutte sensibili alle tematiche ambientali.

Lo scopo dell'indagine era quello di comprendere quanto i cittadini ne sappiano effettivamente non solo di raccolta differenziata e comportamenti atti ad abbattere gli sprechi, ma anche in materia di leggi che regolano il corretto smaltimento dei rifiuti.

Dai risultati emersi ne è uscito un quadro che dipinge gli italiani come abbastanza esperti relativamente al conferimento dei rifiuti nei giusti cassonetti, così come quando si parla dei giusti comportamenti atti a ridurre le emissioni di sostanze nocive nell'ambiente, tra cui spicca al primo posto la consapevolezza di dover gestire con razionalità i consumi energetici.

Ma quando si parla di RAEE, lo smaltimento degli elettrodomestici, la certezza nei comportamenti tende a vacillare; in particolar modo, le competenze espresse parlando di smaltimento di piccoli elettrodomestici denotano una certa confusione dovuta prima di tutto alla scarsa conoscenza delle regole da seguire.

Infatti, stando al campione preso in considerazione, per il 90% degli intervistati l'unica soluzione adottata quando si ha avuto necessità di smaltire piccoli elettrodomestici è stata quella di portarli nelle isole ecologiche, mentre il restante 10% ha ammesso di gettare gli stessi direttamente tra i rifiuti comuni.

Un comportamento sbagliato in entrambi i casi questo, in quanto, stando alla normativa attualmente vigente, per lo smaltimento di RAEE di piccole dimensioni basta recarsi direttamente presso i rivenditori, i quali hanno l'obbligo di ritirare il piccolo elettrodomestico e smaltirlo secondo le regole. Paradossalmente, dalla ricerca è risultato come il 60% quegli stessi italiani intervistati fossero a conoscenza dell'esistenza della normativa, ma evidentemente tale comportamento non si è ancora radicato nella coscienza ecologica del nostro Paese.