"Ormai è impossibile" negare il fenomeno del riscaldamento globale, lo ha sottolineato il vice presidente della Commissione Europea e commissario all'Energia, Maros Sefcovic, durante il suo intervento al World Chambers Congress di Torino 2015.
Il pianeta terra si è surriscaldato. Negli ultimi dieci anni si è verificato un aumento di 2 °C ed il fenomeno appare in accelerazione. Ancora altri 2 °C di riscaldamento globale e potrebbero innescarsi fenomeni irreversibili sul clima che porteranno morte e distruzione. Nella comunità scientifica internazionale è noto che l'aumento della temperatura, cui stiamo assistendo, porterà allo scioglimento delle calotte polari, innalzamento del livello dell'acqua dei mari, sparizione di coste e città, incrementi in numero e forza degli eventi atmosferici devastanti (uragani, tifoni, alluvioni e siccità).
I paesi poveri saranno i primi a soffrirne, ma i paesi ricchi non si illudano troppo di poter controllare le forze della natura.
Quando siamo apparsi sulla Terra, come specie Homo sapiens sapiens, circa 200.000 anni fa, il nostro bel pianeta con i suoi ecosistemi, le piante e gli animali esistevano già da molto tempo. Siamo un'apparizione recente e siamo riusciti in poco tempo a fare grandi danni: abbiamo reso l'aria irrespirabile, l'acqua è addirittura peggiore, ecc. Il progresso industriale ci ha drogato e non riusciamo a capire che moriremo di progresso e crescita economica. Altro che la razza più intelligente, se lo fossimo davvero ascolteremmo il grido di allarme che tutti gli scienziati del mondo stanno lanciando da diversi anni.
Ma la Terra sta soffrendo? Niente affatto, siamo noi che stiamo soffrendo della nostra ignoranza e avidità. Quando, probabilmente fra non molto, ci saremo estinti, la Terra si riprenderà, le acque torneranno pulite, l'aria respirabile, il suolo si rigenererà grazie alla vegetazione che ripopolerà il pianeta. Siamo l'unica specie vivente che si avvelena da sé, in questo non c'è nulla di normale e fisiologico.
Questa è un'evidenza di disturbo mentale a livello patologico. Ci comportiamo pensando di essere qualcosa di diverso dalla natura, crediamo di esserne separati, invece ne siamo parte integrante perché viviamo in essa e dobbiamo rispettarla e prendercene cura.