Una scoperta che mischia il sapore avventuroso delle spedizioni scientifiche in giungle lontane con le odierne relazioni iperveloci e un po’ artificiali del mondo dei social network: una nuova specie di pianta carnivora, la Drosera magnifica, è stata scoperta e descritta scientificamente grazie ad alcune foto postate su Facebook.

“Scoperta su Facebook”

La storia ha inizio nel 2013, quando il botanico amatoriale Reginaldo Vasconcelos fece un’escursione sui monte poco distanti dalla propria città natale nel Minas Gerais, uno dei ventisei Stati del Brasile.

Qui, sulla cima di un monte trovò una pianta carnivora dall’aspetto insolito, la fotografò e postò la sua foto. Un anno dopo, il botanico Paulo Minatel Gonella vide la foto e contattò Vasconcelos. I due ripeterono l’escursione insieme. Poi Gonella, esperto di tassonomia (cioè la classificazione scientifica) e in particolare delle piante del genere Drosera, si confrontò con i colleghi Fernando Rivadavia e Andreas Fleischmann. Insieme, i tre giunsero alla conclusione pubblicata infine la settimana scorsa: la pianta individuata grazie ad una foto su Facebook apparteneva ad una nuova specie. E il nome del social network appare anche nel titolo dell’articolo.

Drosera, le cacciatrici appiccicose

Le piante del genere Drosera rappresentano delle particolarità nel panorama già di per sé speciale delle piante carnivore, o per meglio dire “insettivore”.

Evolutesi in ambienti molto diversi fra loro e accomunati dalla scarsa disponibilità di nutrienti, queste piante non si limitano a scacciare gli insetti, ma nel corso della propria storia sono arrivate a sviluppare delle strategie complesse per attrarli, ucciderli e nutrirsi delle sostanze di cui gli insetti sono ricchissimi (e che oggi sappiamo possono essere una valida risorsa anche per noi).

Le Drosera hanno evoluto a questo scopo delle foglie ricoperte di tentacoli, una sorta di peli, dai colori sgargianti da cui la pianta fa gocciolare un liquido zuccherino. Gli insetti ne vengono attratti, ma una volta che si posano sulle foglie scoprono che il liquido è anche denso e colloso e rimangono intrappolati. Poi la pianta arriva ad avvolgerli con la foglia, sinché l’insetto non esaurisce le forze o muore soffocato.

A questo punto, la secrezione può svolgere il suo secondo ruolo: digerire il malcapitato animaletto.

La specie è già in pericolo

Una storia affascinante, che porta a riflettere sulle potenzialità d’uso dei social network che vadano oltre il “luogo dove postare dei selfies”. Con le parole di Gonella: “La scoperta di Drosera non è un evento isolato. Ho già ricevuto molti riscontri da parte di colleghi che a loro volta hanno individuato potenziali nuove specie da foto postate su Facebook, Flickr e forum di discussione e stanno preparando delle descrizioni ufficiali.” L’epilogo, purtroppo, non è dei migliori: Drosera magnifica è già stata inserita nella categoria di specie “a rischio critico” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Ma questo apre anche nuove sfide e possibilità: “La conservazione di questa regione è di importanza cruciale” continua Gonella, e conclude: “Siamo a conoscenza di un movimento di cittadini locali che sta lottando per trasformare la regione in un Parco Statale e li stiamo aiutando attivamente perché questo diventi realtà”.