Migliaia di corpi di conigli ammassati l'uno sull'altro e mummificati. Questo l'orribile scenario che si è presentato di fronte agli uomini del Nas, accompagnati da rappresentanti delle associazioni Dog Village e Codici, dopo aver fatto irruzione nel capannone di un allevamento a Collecorvino, in provincia di Pescara. Le segnalazioni sono arrivate in seguito al cattivo odore che da un po' di tempo proveniva da quello stabilimento, chiuso a febbraio per una serie di irregolarità.

Ebbene, quando i Nas hanno effettuato il sopralluogo, hanno trovato le carcasse di circa 2.000 conigli rinchiusi nelle loro gabbie, abbandonati lì, per mesi e mesi, fino a quando non sono morti per asfissia.

Al momento della chiusura dell'allevamento, i dipendenti e i responsabili hanno staccato l'impianto di aerazione, sigillando il capannone e condannando, così, i poveri animaletti ad una fine atroce. L'agonia delle bestiole dev'essere stata lunga e carica di sofferenze: infatti, in base agli esami e ai rilevamenti effettuati, senza ariae qualsiasi altra forma di aerazione, la temperatura all'interno dell'edificio, si è innalzata in maniera esponenziale, condannando di fatto alla morte per soffocamento e asfissia degli innocenti animali. Non tutti i conigli sono stati ritrovati imprigionati nelle gabbie: alcuni erano nella cella frigorifera, mentre altri erano ammassati a terra. Lo spettacolo al quale hanno dovuto assistere gli uomini del Nas e i rappresentanti delle associazioni è stato a dir poco stomachevole: gran parte dei conigli erano quasi mummificati.

Lanciata petizione online per incriminare i colpevoli

Il luogo del ritrovamento è stato immediatamente posto sotto sequestro penale, e le forze dell'ordine hanno ipotizzato un reato di maltrattamento di animali. Affinché i colpevoli vengano individuati e assicurati alla giustizia, sul sito "Firmiamo.it" è partita una petizione online per fare in modo che i carnefici dei conigli dell'allevamento di Collecorvino non restino impuniti.

Al momento, gli inquirenti stanno indagando sul titolare dell'azienda, e le ipotesi di reato nei suoi confronti sono di denutrizione, malattia e maltrattamento di animali. Non si esclude che possano essere individuati altri responsabili, e per evitare che quest'atroce massacro venga archiviato, è stata organizzata una petizione da firmare tramite il web.

Per aderire all'iniziativa e rendere giustizia ai poveri conigli morti per asfissia, basta collegarsi a "Firmiamo.it", accedere alla Home e cliccare su "Giustizia per duemila conigli morti soffocati". Attualmente sono state già raccolte più di 5.000 firme.