Ancora una volta il maltempo si abbatte sulla Calabria: la regione si trova al centro di un ciclone, che da circa due giorni semina il panico. Vento forte, pioggia incessante e violenta, fulmini e tuoni si stanno abbattendo soprattutto sulla costa ionica provocando ingenti danni e molta paura tra la popolazione che resta chiusa in casa per evitare il peggio. Si segnalano, inoltre, diversi alberi abbattuti dal vento forte e alcuni smottamenti. Il maltempo in Calabria ha provocato anche un disperso. Andiamo a vedere più in dettaglio la situazione tenendo in considerazione l'allerta meteo per il fine settimanasulla punta dello stivale.

Le zone colpite

Ancora una volta sono le zone della fascia ionica calabrese ad essere colpite dal maltempo. In particolare la fascia ionica catanzarese e la fascia ionica reggina. Catanzaro è stata la città dove più di tutte la popolazione non si è sentita sicura ed è rimasta chiusa in casa alla luce delle alluvioni accadute diverso tempo fa che hanno provocato gravissimi danni. Il capoluogo calabrese, cioe Catanzaro Lido, è stato protagonista di una mareggiata piuttosto violenta che è ancora in corso. Molti cittadini nei primi momenti dell'evento si sono recati sul lungomare per riprendere le gigantesche onde per poi ritirarsi al sicuro nelle proprie case.

Nella fascia ionica reggina, invece, il maltempo ha provocato allagamenti sulla Strada Statale 106 Ionica a Siderno Marina che è stata completamente sommersa dall'acqua.

In questa cittadina la Protezione Civile resta vigile sul lungomare che alcuni anni fa è stato completamente distrutto da una violentissima mareggiata.

Sempre nella provincia di Reggio Calabria, questa volta sulla costa tirrenica, l'esondazione di un torrente ha provocato un disperso. L'uomo, di cui non si conoscono le generalità, si trovava in auto con la figlia di diciassette anni quando il torrente li ha travolti. Alcuni passanti presenti sul posto sono intervenuti riuscendo a salvare la figlia mentre non sono riusciti a salvare l'uomo. La situazione resta critica fino all'1 novembre.