Continua l'ondata di maltempo che in questi giorni si sta abbattendo sulla nostra penisola. Con l'arrivo dell'Epifania non ci sono profondi cambiamenti ma al contrario la festa porterà con sé un incremento delle precipitazioni. Le piogge si faranno insistenti e nel pomeriggio del 6 gennaio sono previsti dei forti rovesci accompagnati da venti di burrasca. Ad essere colpito sarà soprattutto il sud del nostro stivale ed in particolare Calabria, Campania e Basilicata, il versante tirrenico sarà quello maggiormente colpito. Così al termine di una fase dell'inverno con temperature sopra la media vediamo ora cosa è previsto nel dettaglio e i fenomeni che colpiranno il meridione nelle prossime ore.

Maltempo anche per il 6 gennaio

Il maltempo, che sta colpendo in questi giorni tutto lo stivale e in modo particolare le regioni meridionali spingendo la protezione civile a lanciare già per la seconda volta dall'inizio dell'anno l'allerta meteo, proseguirà anche dopo l'Epifania. Quest'inverno, che fino al 2015 è stato etichettato come uno dei più caldi e secchi della storia, sembra che stia per dare il meglio di sé e standoa quanto comunica la Protezione Civile nella giornata del 6 gennaio le Regioni più colpite saranno quelledel Centro-Sud dallaBasilicata alla Calabria passando per la Campania e a subire maggiormente l'ira del maltempo saranno le zone tirreniche.

Allerta della protezione civile

Il bollettino emesso dalla Protezione Civile si riferisce al tardo pomeriggio dellagiornata del 5 gennaio 2016 nelquale erano attesi forti acquazzoni e temporali su tutto il Sud e per il pomeriggio della giornata del 6 gennaio 2016. Per il giorno dell'Epifania al Sud bisognerà aspettarsi forti venti di burrasca e in riferimento al quadro meteorologicoche sembra presentarsi per tutta la giornata del 6 è stato emesso un livello di allerta arancione, quindi di media gravità.

L'allarme è riferito alla parte nord-occidentale e sul litorale tirrenico della Calabria mentre sul restante territorio regionale la criticitàsarà di livello giallo. Resta alta anche l'allerta su Campania, Sicilia, Umbria, Molise, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Lazio.