Le spettacolari immagini sono state raccolte in diretta dal famoso HST (Hubble Space Telescope), in orbita spaziale terrestre a 560 km di quota dalla Terra. Il telescopio è stato spedito in orbita il 24 aprile del 1990, grazie alla collaborazione tra la NASA e l'Agenzia Spaziale Europea, allo scopo di scattare foto ad altissima risoluzione, grazie al superamento dell'atmosfera, che altrimenti distorcerebbe l'immagine a causa della radiazione elettromagnetica, delle lunghezze d'onda e, in particolare, della luce ultravioletta.
Grazie all'azione di Hubble, si è scoperto che la supernova SN Refsdal è stata protagonista di un'esplosione più di nove miliardi di anni fa. La luminosità prodotta da questo spettacolare fenomeno è stata vista almeno per tre volte, negli anni passati, dai nostri osservatori astronomici, ossia nel 1998, nel dicembre del 2011 e nel novembre del 2014. Tuttavia, per la prima volta è stato possibile prevedere quando si sarebbe ripresentato lo spettacolare evento delle esplosioni della stella. Ciò è avvenuto grazie al cosiddetto effetto della "lente gravitazionale", che ora andremo ad analizzare.
La sensazionale scoperta degli scienziati
Questo tipo di apparizione è conosciuto con il nome di "Croce di Einstein" (lente gravitazionale che ha la capacità di sdoppiare il riflesso delle immagini) che il telescopio Hubble stava aspettando, puntato da tempo, nella parte di universo dove si era previsto che si sarebbe verificato. I calcoli elaborati dall'astronomo Tommaso Treu, in collaborazione con altri colleghi dell'Università di Berkeley, sono riusciti a definire, incrociando i dati raccolti dai telescopi Hubble, Keck, Muse e Vlt, le coordinate che avrebbero consentito di rivedere la luce della Refsdal.
Questa scoperta, legata alla capacità della forza gravitazionale di piegare anche la luce, e spiegata seguendo le teorie di Einstein, ha permesso agli scienziati di prevedere per la prima volta dove sarebbe riapparsa l'esplosione di una supernova, fenomeno la cui osservazione in passato era legata alla "casualità".
Grazie a tale scoperta, oggi si è appreso che la prima esplosione della supernova chiamata Refsdal è avvenuta in quattro punti luminosi intorno ad una galassia ellittica (ammasso di stelle e pianeti con l'aspetto di un disco schiacciato), chiamata MACS J1149.6+2223. La sua rifrazione ha permesso la trasmissione di questa esplosione di luce in diverse direzioni, permettendole a distanza di tempo l'una dall'altra, di arrivare fino a noi e di regalarci le splendide immagini di quello che è stato definito un "miraggio cosmico". Queste ricerche consentiranno nuovi studi sul misterioso fenomeno della materia oscura, ricorrendo proprio al programma di Hubble Frontier Fields, che indaga sulla lente gravitazionale e che, in futuro, potrebbe anche permettere di effettuare le osservazioni fino alle soglie dei Big Bang.