La Festa della Liberazione, attesa per il 25 aprile, sarà l’occasione giusta per concedersi un po’ di relax. Essendo un lunedì, quest’anno se ne potrà approfittare per un lungo weekend. Si tratterà del primo ponte primaverile in calendario, durante il quale molti italiani effettueranno una gita fuori porta di qualche giorno. Una buona notizia che molti lavoratori aspettavano da tempo, anche se le previsioni del tempo sembra che non saranno delle migliori. Infatti, stando agli ultimi aggiornamenti de Ilmeteo.it, avremo maltempo sull’Italia, con l’alta pressione, che ha interessato parte della penisola in questi giorni, la quale lascerà momentaneamente le nostre regioni.

Con il passare dei giorni assisteremo ad un peggioramento graduale del tempo, con il clima che non sarà certamente primaverile. Anzi, avremo aria più fredda e piogge intense.

Se il weekend scorso è stato in gran parte soleggiato, con sporadiche precipitazioni al nord, il ponte del 25 aprile sarà decisamente peggiore. L’anticiclone africano, dopo un avanzamento ed essersi accorpato a quello delle Azzorre, tornerà nei ranghi arretrando notevolmente, con il secondo che si sposterà verso il Regno Unito. A questo punto assisteremo ad una ‘goccia’ di bassa pressione che dalla Russia si fionderà sul nostro Paese. A partire da venerdì 22 aprile ci sarà il tempo che inizierà a cambiare. Inizialmente ci saranno delle piogge leggere, poi il flusso freddo, trovando ostacolo nelle Alpi, farà irruzione dalla valle del Rodano.

Le conseguenze saranno temporali su tutto il centro-nord, temperature in diminuzione e persino nevicate sui rilievi montuosi alpini.

Previsioni del tempo per la prima decade di maggio 2016

Archiviata questa fase di maltempo, avremo un miglioramento, ma non durerà a lungo, visto che l’analisi sulla prima decade del mese di maggio riporta ulteriori perturbazioni sull’Italia.

Il tempo instabile caratterizzerà anche la Festa dei Lavoratori, di scena l’1 maggio. Il settore di nord-ovest sarà quello maggiormente colpito, ma non faranno eccezione le aree del Tirreno tra Toscana e Lazio. Gli esperti meteorologi rivelano che potrebbero verificarsi anche grandinate di grande intensità, in accompagnamento agli acquazzoni.

Decisamente meglio la situazione sull’Adriatico, dove lungo il litorale centro-sud avremo tempo stabile, anche se potrebbe esserci il rischio di qualche fase instabile molto rapida. Le zone meridionali, invece, saranno interessate dall’alta pressione, con clima più caldo.

Dunque, avremo l’Italia divisa a metà nella prima parte del mese e anche in seguito non cambierà molto, con l’avvicinamento alla stagione estiva che procede a piccoli passi. Infatti, le tendenze a lungo termine, rivelano come maggio sarà meno caldo di aprile, proprio perché ci saranno più fasi di instabilità che non permetteranno un innalzamento dei valori termici, che nel complesso risulteranno comunque poco sopra gli standard del periodo.