La Sicilia è ancora protagonista di clamorosi incendi: è toccato ad Alimena in provincia di Palermo dove i Canadair sono tornati in volo. Le scorse settimane la situazione è stata più grave e Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi ha fatto delle pesanti dichiarazioni. Cinquecento incendi sono troppi per alimentarsi in maniera naturale. Autore del fuoco sarebbe la criminalità organizzata che utilizza degli atroci metodi come dare fuoco ai gatti che fuggendo bruciano tutto ciò che incontrano alimentando l'incendio in più punti, poi lo scirocco peggiora la situazione.
La legalità non piace a qualcuno
Da tempo Giuseppe Antoci ha dichiarato guerra alla mafia, mandando all'aria i loro loschi affari milionari. In passato la "mafia dei pascoli" prendeva in affitto i terreni del demanio, poi incassava i fondi europei guadagnando il 2.000%. In cinque anni sono stati stanziati 3 miliardi di euro. Ora non possono riscuotere nulla, quello che avevano preso in passato gli è stato tolto. Quale vendetta migliore di bruciare ettari di vegetazione rigogliosa e trasformare la zona in terra bruciata? E' stata praticata una violenza inaudita sulla natura e sui poveri animali.
Il Parco dei Nebrodi nei processi si è costituito parte civile.
Un'atroce vendetta
L'essere umano non ha limiti, commette delle mostruosità e si fa fatica a credere che siano frutto della sua mente, eppure di fronte ad interessi economici è capace di tutto, come dare fuoco a dei gatti randagi cospargendoli di benzina, che spinti dal dolore cominciano a correre come torce mobili nel bosco, sperando di spegnere le fiamme che hanno addosso. Nei movimenti repentini incendiano tutto ciò che incontrano causando un effetto domino. Lo scirocco poi conclude lo sporco lavoro alimentando il fuoco e facendo divampare delle alte fiamme che anche i vigili del fuoco fanno fatica a domare mettendo pure a rischio la loro vita. La città più colpita resta Palermo con case evacuate per l'enorme nube di fumo che si è alzata in cielo.