La NASA ha annunciato la scoperta di 7 pianeti, la cui configurazione e struttura sono molto simili a quelle terrestri. La conseguenza di tale scoperta ha portato a rimarcare che ci potrebbe essere vita oltre a quelle presente sul nostro pianeta, che si troverebbe sui 7 pianeti orbitanti attorno ad una stella nana rossa: la Trappist-1.

Gli scopritori dei 7 pianeti

Questa novità è stata annunciata dalla Nasa durante la conferenza tenuta a Washington da Thomas Zurbuchen (direttore delle Missioni Scientifiche della Nasa al quartiere generale di Washington) insieme a Micheal Gillon (astronomo dell'Università di Liegi in Belgio), Nikole Lewis (astronomo dell'Istituto Space Telescope Science di Baltimora), Sean Carey (manager dello Spitzer Science Center della Nasa Caltech), e Sara Seager (docente di Scienza Planetaria e Fisica al Massachusettes Institute of Technology di Cambridge).

Il contributo che gli astronomi Micheal Gillon e Sara Seager hanno dato alla scoperta è dovuto alla loro ricerca effettuata sugli esopianeti, che comprendono i pianeti esterni al sistema solare, e alla loro analisi della composizione chimica che li caratterizza. Alcuni degli esopianeti più simili alla Terra sono stati scoperti grazie al telescopio spaziale Kepler.

I pianeti simili alla Terra

Secondo il parere di Brice-Olivery Demory, professore al Center for Space and Habitability dell'Università di Berna che ha contribuito allo studio della nana rossa Trippest-1, i pianeti "fratelli" della Terra potrebbero offrire condizioni compatibili con quella della Terra. I pianeti presentano orbite ridotte rispetto a quella di Mercurio, che è il pianeta più vicino al Sole.

Inoltre la stella nana rossa Trappist-1, attorno a cui orbitano i 7 pianeti scoperti, ha una massa 10 volte inferiore a quella del Sole, e una temperatura inferiore della metà. Questo permetterebbe la presenza sui pianeti acqua allo stato liquido, e temperature tali da permettere altre forme di vita su tali pianeti, molto simili a quelle che si sono create sul pianete Terra.