Un paradiso di plastica in mezzo al Pacifico: il sito dell'Unesco riferisce che l'Isola di henderson, situata a sud dell'oceano Pacifico, tra la Nuova Zelanda e il Cile, rimane una delle poche isole al mondo con un'ecologia non intaccata dall'uomo: difatti l'isola è disabitata, al suo interno ci sono diverse specie endemiche tra cui 10 specie di piante e 4 specie di uccelli di terra. Patrimonio dell'umanità dell'Unesco dal 1988 per la sua rara ecologia, l'isola oggi è diventata una discarica naturale.

I ricercatori che si sono recati sull'isola per studiarne l'ecologia hanno riferito che le spiagge bianche dell'isola fossero ricoperte da 38 milioni di pezzi di spazzatura, per la maggior parte oggetti di plastica come caschi protettivi di tutte le forme e colori, sacchetti, accendini, spazzolini da denti e giocattoli.

l'oggetto più strano trovato: un ciuccio! Il totale sarebbe di 18 tonnellate di rifiuti.

La più alta densità di spazzatura mai registrata al mondo

Henderson si trova sul lato occidentale del vortice del Pacifico, che con la sua corrente antioraria attira i vari detriti che galleggiano in mare dalle coste del Sud America. La ricercatrice Jennifer Lavers (University of Tasmania's Institute) in un'intervista al "The Guardian" commenta così: "La quantità di plastica è veramente allarmante, abbiamo bisogno di rivalutare la nostra relazione con la plastica".

Come sappiamo la plastica ha uno dei tempi naturali di degradazione più lunghi, ad esempio bottiglie, piatti e posate di plastica impiegano circa 100 anni per degradarsi, e a tal proposito la ricercatrice commenta così: "La plastica è progettata per durare per sempre, ma è spesso usata solo per pochi e fugaci momenti e poi gettata via"; la studiosa afferma altresì di avere trovato dei piccoli soldatini di plastica identici a quelli con cui il fratello giocava negli anni Ottanta.

Ogni giorno approdano sulla spiaggia circa 3000 nuovi rifiuti

Il drammatico e vistoso accumulo di spazzatura sull'isola è il risultato dell'attività umana che si trova a migliaia di chilometri. L'isola dista 4.500 km dalla zona abitata più vicina, nessuno ci vive eppure l'isola di Henderson, anche a distanza, paga le conseguenza dei nostri consumi quotidiani.

Ma i ricercatori chiariscono che gli insediamenti umani più vicini non sono gli unici responsabili di avere deturpato questo giardino dell'Eden. Infatti sulle spiagge sono stati trovati oggetti provenienti da ogni parte del mondo, Germania, Canada, Russia, USA, Giappone e Cina. Questo ci chiarisce che siamo tutti responsabili.