L’estate è arrivata già da qualche giorno e le temperature roventi, che in alcune città hanno già superato i 40 gradi, stanno spingendo molti ad andare al mare. Di conseguenza, come ormai da diversi anni a questa parte, sul web sono tornati a proliferare consigli e allarmi riguardo le meduse -esseri marini che, complice il costante innalzamento delle temperature marine, stanno sempre più affollando il Mar Mediterraneo-.

Inoltre, stanno giungendo anche specie di meduse “aliene”, più pericolose in caso di puntura. Ma come difendersi dalle punture di meduse?

E quali sono le regioni più infestate? Vediamolo di seguito.

Le regioni italiane più infestate da meduse

Per rendersi conto del problema meduse nei mari italiani, basta dire che è nato un vero e proprio progetto per monitorare la loro presenza, dal nome che è tutto un programma: “Occhio alla medusa”. Quest’ultimo ha lanciato un vero allarme sulla rivista Focus, relativo al fatto che si è passati da circa 300 avvistamenti dal 2009 ai 3 mila avvistamenti del 2015: quindi, avvistamenti aumentati di 10 volte in 6 anni. Il picco si è registrato comunque nel 2013, quando il fenomeno meduse è diventato preoccupante.

Le regioni italiane maggiormente interessate al fenomeno sono Sicilia e Puglia, per la loro vicinanza a Paesi dove il fenomeno è particolarmente rilevante: Libano, Egitto, Israele.

Anche in Catalogna e Valencia, quell’anno, vi furono comunque molti avvistamenti.

Ma ormai anche le regioni del Nord sono interessate dal fenomeno. Cronache locali raccontano ad esempio dell'avvistamento, il 27 giugno, di 110 meduse morte sulla spiaggia fra il Lido dei Pini e il Faro di Bibione, nel Veneto. Le meduse si trovano a loro agio anche nel Mar Tirreno per la loro profondità e nel Mar Ligure.

Quindi, in pratica, a rischiare sono anche Liguria, Toscana e Lazio.

Consigli contro le punture di meduse

Per prima cosa, se si è vicini alla riva, uscire subito dall’acqua. Se si è in mezzo al mare chiedere aiuto richiamando l’attenzione degli altri. L’importante è evitare di andare nel panico. Una volta usciti dall’acqua, verificare che non vi siano parti di medusa rimaste attaccate alla pelle, altrimenti rimuoverle con le mani con delicatezza.

L’acqua di mare è un’utile alleato per disinfettare in prima istanza la puntura.

Asciugata la parte morsa da puntura di meduse, si può applicare un gel astringente al cloruro d'alluminio. Utile per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. In alternativa, si può utilizzare una crema al cortisone, sebbene agisca in maniera più ritardata rispetto al gel: in genere, nel giro di 20-30 minuti. Può però essere utile chiamare il 118 qualora compaiano difficoltà respiratorie, pallore, sudorazione e disorientamento. L’infiammazione provocata dalla puntura va curata con crema e tenuta protetta dal sole per un paio di settimane.