Momenti difficili per l'Umbria, in particolare per terni. Non solo le temperature altissime, percepite oltre i 43°, con un tasso di umidità superiore al 48%, ma anche la terra che brucia. La zona interessata è la parte est di Terni, verso la Valserra, Rocca San Zenone, a ridosso della Fontana della Mandorla.

I focolai sono partiti il 7 agosto e le cause ignote, durati fino a stanotte 11 agosto. La situazione si è fatta subito critica in quanto la zona della Rocca essendo molto verde e boschiva, ha arso immediatamente. I Vigili del Fuoco di Terni hanno cominciato ad operare nella zona, mettendo in sicurezza le persone, ma visto l'aumento delle fiamme, sono stati costretti a sgomberare interamente le parti interessate.

Dei quasi 200 evacuati, 23 sono stati sistemati in albergo dal Comune, 2 dalla Asl in un centro geriatrico e altri in attesa di un alloggio. Gli incendi si sono spenti grazie al temporale copioso di stanotte ma la rabbia è rimasta. Non solo per gli sfollati, ma per tutti i ternani.

Una ripresa notturna dell'incendio prima della pioggia

La gestione dei Canadair in Italia

A fronte di questa situazione difficile, è emerso immediatamente l'uso di un Canadair non sufficiente ad arginare l'incendio dagli inizi. Trascorsa la prima notte del 7 agosto, l'incendio ha iniziato ad allargarsi fino al lato opposto della montagna della Rocca, arrivando immediatamente nella zona delle abitazioni.

La questione politica sul numero esiguo di Canadair e sulle scarse risorse destinate a fonteggiare queste emergenze è emerso a seguito dell'impegno del Movimento 5 stelle già in essere prima di questo evento, grazie all'Interrogazione parlamentare del 20 luglio scorso.

A risposta in commissione 5-11931 presentata da Gallinella Filippo, venivano messe in evidenza dei costi elevatissimi, sostenuti già in passato, per pagare queste società private che gestiscono il traffico dei Canadair.

L'interrogazione Parlamentare del 20 luglio

Testualmente riporta l'interrogazione parlamentare:

" Per sapere – premesso che: da diverse fonti stampa è emersa la notizia che i Canadair utilizzati in questi giorni per spegnere i numerosi incendi che interessano il nostro Paese – 27 quelli importanti, dal Vesuvio, alla Maremma grossetana, da Castelfusano pineta di Roma, ai roghi di Catanzaro e Genova e Arenzano – sono gestiti da privati e costano circa 14 mila euro l'ora;

si parla di sole sette aziende che, dal 2000, si aggiudicano le gare di utilizzo di questi fondamentali mezzi di soccorso il cui solo costo di utilizzo si aggira intorno ai 55 milioni di euro l'anno, a cui vanno aggiunte le ore di volo: quest'anno nel periodo 15 giugno-13 luglio i Canadair hanno fatto interventi per 2.146 ore (+378 per cento rispetto al 2016), costando fin qui quattro milioni e mezzo di euro";

è necessario ricordare che, dopo la crisi della protezione civile a partire dal 2012 e ancor più dopo l'entrata in vigore della «riforma Madia», che ha smantellato il Corpo forestale dello Stato, figura fondamentale nella gestione degli incendi boschivi, la gestione dei roghi è stata rivoluzionata, e personale e mezzi oggi a disposizione non risultano agli interroganti impegnati in maniera efficace nello svolgimento di questa fondamentale attività di protezione dello Stato ."

In attesa di un intervento del Governo

Lo Stato Italiano regola l'intervento concordato con la Protezione Civile con il documento ufficiale AUDIZIONE DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE IN MERITO ALL’ANDAMENTO DELLA CAMPAGNA ESTIVA AIB 2017.

Tale documento regola l'utilizzo degli aerei in caso di incendi per l’estate 2017. I costi di questi aerei e la loro gestione mostrano delle criticità evidenziate in questi giorni molto difficili, causati da questi numerosi focolai ed incendi su tutta la penisola italiana.

Emerge pertanto un’aspettativa di .risoluzione immediata e il Movimento 5 stelle di Terni auspica che le misure di prevenzione vengano potenziate come vanno potenziati gli stanziamenti per queste emergenze e va riesaminato con attenzione il metodo di gestione dei mezzi, come anche le Protezioni Civili dovrebbero avere più risorse immediate, senza fare nessun tipo di economia sotto questo profilo. La terra continua a bruciare e mostriamo apprezzamento per i Vigili del Fuoco e per la Protezione Civile che si sta prodigando per arginare questi momenti difficili.