L'estate 2017 verrà probabilmente ricordata per la triste piaga degli incendi: Sardegna, Sicilia e Calabria le regioni più colpite. In queste ore brucia anche la Toscana e il Lazio. Come sempre, la quasi totalità dei focolai è di natura dolosa, tanto che il parlamentare Arturo Scotto (Mdp) ha chiesto a Galletti, il Ministro dell'Ambiente un'inchiesta parlamentare. Intanto, per precauzione sono stati evacuati due campeggi presso lo stabilimento balneare di Capalbio di Grosseto. Il vento incessante ha riacceso il fuoco a Piancastagnaio, in provincia di Siena.
Preoccupante appare la situazione nei boschi dell'Isola d'Elba e in quelli del napoletano, in particolare nell'area vesuviana di Torre del Greco.
Anche il nord di Roma brucia: ad Anguillara un gigantesco incendio di sterpaglie è divampato non lontano da un centro per disabili. Due pazienti intossicati dal fumo sono stati trasportati al vicino ospedale di Bracciano. Sempre nell'area settentrionale della capitale, un altro incendio di grosse dimensioni, si è sviluppato nella zona del lago di Martignano, in azione due elicotteri e cinque squadre con 20 volontari.
L'Italia brucia: situazione drammatica per i nostri boschi
La macchina per combattere gli incendi: carabinieri forestali, protezione civile, vigili del fuoco e volontari è all'opera per far fronte a questa drammatica emergenza, che come sempre nasce dalla mano scellerata dell'uomo e a una siccità che sta mettendo a dura prova il sud Italia e le isole maggiori.
Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti assieme alle istituzioni locali competenti, ha confermato di aver introdotto dei nuovi sistemi di monitoraggio, come Copernicus per il controllo delle aree boschive e dei parchi nazionali. Inoltre, il governo è deciso a rafforzare le norme degli ecoreati nel codice penale, infliggendo una pena anche di 20 anni di carcere per i piromani.
Un provvedimento, però, che al momento non sembra aver demoralizzato gli incendiari e i malintenzionati, tanto che nella sola giornata di ieri domenica 16 luglio, si sono verificati tantissimi incendi.
A Capalbio, le fiamme hanno sfiorato i binari costringendo gli addetti ai lavori a bloccare per alcune ore la linea ferroviaria Tirrenica, solo vero le 17:30 i convogli hanno ripreso a viaggiare regolarmente.
Sempre nel pomeriggio di domenica, un vasto incendio è divampato nei boschi sopra Montale, in località Fognano. In azione sono intervenute squadre di pompieri di Pistoia e un elicottero. Le operazioni di spegnimento sono apparse da subito complicate a cause del forte vento che alimentava le fiamme. Infine, continua a bruciare il polmone verde di Napoli, l'incendio nella riserva naturale, che sembrava essere stato domato, domenica mattina ha ripreso vigore. Dalle prime ore, spiega una nota del WWF è stato richiesto l'aiuto di un Canadair e un elicottero meno sensibile al forte vento.