Ancora nessuna novità sulla riforma delle pensioni che al momento si trova al centro del dibattito fra Governo e sindacati Cgil, Cisl e Uil. Si tratta dei confronti che potrebbero dare una risposta sui decreti attuativi e consentire la loro emanazione, visto che il ritardo dei Dpcm sta preoccupando non pochi lavoratori che attendono il decollo delle misure previsto per il primo maggio.

Il M5S rilancia il reddito di cittadinanza

Nei giorni scorsi, infatti, i sindacati si sono trovati di fronte all'esecutivo per discutere la legge delega contro la povertà.

Legge che non piace affatto al movimento 5 stelle che continua a chiedere l'approvazione del reddito di cittadinanza. "Rispetto a dieci anni fa gli italiani in condizioni di povertà assoluta sono raddoppiati e il trend è in crescita. I governi che si sono succeduti non hanno mosso un dito per porre fine a questa piaga. Per sconfiggere la povertà, votate il nostro reddito di cittadinanza", è questo il post pubblicato sui social da parte del Movimento 5 Stelle che rilancia ancora una volta il cosiddetto reddito di cittadinanza, considerato uno strumento molto più utile per contrastare la povertà.

Il Movimento 5 Stelle contrario al SIA

Il cosiddetto Sostegno di inclusione attiva (SIA), infatti, garantirebbe un reddito pari a 400 euro alle famiglie più economicamente disagiate ma dovranno aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Intervento che ha suscitato sin da subito la contrarietà del M5S che considera il SIA come una "misura ipocrita" e sostiene il reddito di cittadinanza che ha già le risorse finanziarie necessarie.

Come spiega il post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, infatti, l'ipotesi del M5S coinvolgerebbe un numero maggiore di persone.

Se ad esempio, un soggetto guadagnasse 400 euro, con il reddito di cittadinanza potrebbe ricevere altri 380 euro. Qualora un soggetto percepisse una pensione di 500 euro, con la proposta del M5S riceverebbe altri 280 euro. Somme che consentirebbero di uscire dalla povertà. In tanti ormai sperano che, la proposta venga finalmente presa in considerazione visto che, nonostante siano passati quattro anni nessuno è riuscito a dare una risposta concreta.