L'evento atmosferico, chiamato ciclone Mekunu, si va a classificare come il secondo ciclone “insolito” sviluppatosi nel Mar Arabico. Il primo fu Sagar, che andò a colpire la Somalia, e con la sua violenza distrusse moltissime città. La particolarità di questo fenomeno è quella di essersi formato in pochissime ore e aver acquistato una potenza spaventosa. Secondo i meteorologi, che stanno studiando l’evolversi del ciclone, nei prossimi giorni potrebbe anche aumentare la sua “forza”.
L’ennesimo problema è rappresentato dalle temperature, calde e umide, che alimentano Mekunu. Naturalmente, secondo quanto dichiarato dai metereologici, l’allerta meteo deve rimanere alta. Una volta che il ciclone si andrà ad inoltrare nella Penisola Arabica dovrebbe perdere attrito e non riuscire a raggiungere l’Australia.
Il suo percorso
Il ciclone Menuku, attualmente, sta "flagellando" l’isola di Socotra dove, nelle ultime ore, si contano centinaia di feriti e ben 6 morti. Le piogge improvvise e copiose, aiutate dai venti di 130 km all’ora, non lasciano tregua. Purtroppo, dato che il ciclone è in piena fase attiva, non si può quantificare il danno effettivo e le vittime totali.
A quanto si è potuto osservare, fino a questo momento, il Ciclone Mekunu potrebbe distruggere interi paesi e città con inondazioni e rovesci di pioggia molto intesi. Il ciclone è diretto verso il Sud di Salalah e quindi andrà ad investire nei prossimi giorni Oman e Yemen. L’intera popolazione è stata già allertata del pericolo imminente.
Due eventi insoliti
Il ciclone Mekunu diventa il secondo evento atmosferico "eccezionale". Un ciclone del tutto inatteso che si è formato in modo veloce e con esiti distruttivi. Situazioni del genere sono del tutto imprevedibili ed è per questo che i metereologici lo stanno seguendo con tanta attenzione. La straordinarietà di Mekunu, che è giunto ad investire una parte come l'Oman e Yemen, è quella di essersi sviluppato in zone che raramente sono vittime di questa tipologia di fenomeni ambientali.
In Europa, in questo momento, non si avvertono gli effetti del ciclone.
Visto il percorso dei venti, Mekunu, non dovrebbe avvicinarsi alle coste europee. I metereologici, ad ogni modo, continuano ad essere molto cauti sulle previsioni, data la particolarità della formazione di questo ciclone ed il suo evolversi del tutto anomalo.
La cosa migliore è quella di osservare lo sviluppo, nelle prossime ore, del ciclone e riuscire a comprendere la sua forza distruttrice.