E’ in corso a Katowice, in Polonia, la 24esima Conferenza per il Clima: forse la più importante della storia, anche in virtù delle scelte da compiere, da parte della comunità internazionale, per contrastare gli effetti sempre più macroscopici del cambiamento climatico a livello planetario. Fenomeno legato in gran parte all’aumento di emissioni di gas serra nell’atmosfera.

In attesa di conoscere quali saranno le azioni individuate dai paesi riuniti nella conferenza per contenere l’innalzamento della temperatura entro il limite di un un grado centigrado e mezzo, la società Avvenia (Gruppo Terna) ha analizzato i dati contenuti nella ricerca “Net Zero by 2050” recentemente pubblicata.

Questo rapporto è stato commissionato dalla European Climate Foundation (ECF) e fa parte della serie "Net-Zero 2050", un'iniziativa dell'ECF con il contributo di un consorzio di esperti e organizzazioni.

Tutti i settori della transizione

L'obiettivo di “Net-Zero 2050 “è di iniziare a costruire la transizione verso una società a emissioni zero in Europa e non solo, entro e non oltre la metà di questo secolo. L'accordo di Parigi ci impegna a compiere tale passaggio, dimostrando che molte delle decisioni e azioni necessarie per raggiungere i target devono essere prese immediatamente. Entro l'anno 2030- sostiene il rapporto della ECF), si dovranno abbattere le emissioni di gas serra in atmosfera di una cifra pari al 65%.

Le risultanze della ricerca, dunque, mirano a migliorare la comprensione delle implicazioni e delle opportunità insite nel passaggio alla cosiddetta "neutralità climatica" nei settori dell'energia, dell'industria, degli costruzioni, dei trasporti, dell'agricoltura, dell'uso del suolo.

Avvenia: occorrono nuovi comportamenti e nuovi modelli economici

Come spiegano gli esperti di Avvenia, società che si occupa di efficentamento energetico a livello industriale: «Per raggiungere l’obiettivo emissioni zero’ occorre sono necessari nuovi modelli economici e nuovi modelli di comportamento». La scommessa vera, dunque, risiede nel passaggio sempre più deciso all'economia circolare, nel sostengo a fonti energetiche alternative come il solare e l'eolico, la mobilità elettrica, l'utilizzo in misura maggiore di materiali alternativi rispetto a quelli tradizionali, ad esempio il carbonio in luogo dell'acciaio nella produzione di componenti automobilistiche.