Stiamo per assistere alla visione della Luna più grande dell'anno, dato l'avvicinamento della Terra al satellite che ridurrà la distanza tra i due corpi celesti al suo minimo il 19 febbraio.
Nel dettaglio il 4 del mese la luna entrerà in fase di Novilunio, poi il 12 inizierà a vedersi il Primo Quarto, il Plenilunio avrà luogo il 19 e quindi potremo vedere una Superluna grandissima, la più grande dell'anno. Dopodiché il satellite presenterà ai nostri occhi l'Ultimo quarto il 26 febbraio. Per quanto riguarda la rivoluzione lunare, il satellite raggiungerà l'apogeo, il punto più lontano della sua orbita dalla Terra, situato a 406.555 km, mentre il 19 si troverà al perigeo, il punto più vicino (a "soli" 356.761 km).
La fase di plenilunio ed il momento in cui il satellite si troverà al perigeo avverranno quasi nelle stesse ore ed è per questo che saremo in grado, meteo permettendo, di ammirare la Superluna più grande del 2019.
La luna nasconde Saturno
Intanto stamattina, 2 febbraio, all'alba, verso le 6.30 del mattino, Saturno è stato nascosto parzialmente da una sottile falce di Luna calante. Il fenomeno spettacolare e raro, è stato visibile solo ad est, fruibile da chi poteva osservare la linea orientale dell'orizzonte come ad esempio chi si trova sulla costa adriatica. Le varie posizioni e dimensioni del nostro satellite sono costantemente monitorate e comunicate dall'UAI, ovvero l'Unione Astrofili Italiani, che regala l'opportunità di ammirare una Luna diversa, le cui dimensioni apparenti saranno maggiori: sarà infatti percepita una differenza di diametro pari al 7% in più rispetto ad una Luna piena normale mentre la percezione della luminosità sarà aumentata del 30% in più.
Fenomeni astronomici
La Superluna, a differenza dell'occultazione di Saturno, sarà visibile da ogni postazione, mentre meno evidenti saranno altri fenomeni planetari, come la congiunzione tra Venere e Saturno del 18 febbraio, quando i due pianeti s'incontreranno nel Sagittario.
Marte sarà visibile come al solito al tramonto ad occhio nudo, ma la novità è la possibilità di individuare anche Mercurio sull’orizzonte occidentale, poco dopo il calar del Sole, mentre Giove, Venere e Saturno saranno visibili solo al mattino, sempre ad oriente. Infine, sempre a febbraio, Urano terminerà la propria sosta nella costellazione dei Pesci, durata ben 10 anni, e si sposterà in quella dell'Ariete.