I camaleonti pigmei di Chapman (Rhampholeon chapmanorum) sono tra le specie di rettili più rare al mondo. Per molto tempo sono stati ritenuti estinti, ma oggi è possibile dire che non lo è.

Un gruppo di ricercatori del South African National Biodiversity Institute (SANBI), ha difatti scoperto una piccola popolazione di camaleonte pigmeo alle soglie della foresta pluviale nel sud del Malawi.

I camaleonti Rhampholeon chapmanorum

Il piccolo camaleonte misura solo 5,5 centimetri e fu avvistato per la prima volta nel 1992, in una foresta pluviale nelle colline malawesi. Non avendo coda prensile come la maggior parte dei camaleonti, vive per lo più sul suolo, dove si mimetizza seguendo il classico schema delle foglie morte. Sono per lo più marroni, ma possono virare colore ed assumere tonalità di blu o verde. I camaleonti pigmei del Chapman inoltre, a differenza di molti altre specie, sono piccole creature gentili. Non mordono, non sibilano. Se tenuti in mano, possono tremare, forse come meccanismo di difesa o forma di comunicazione.

Sono quindi totalmente innocui per l'uomo.

La scoperta

Negli anni successivi al 1992, essendo la foresta delle colline malawesi in rapido declino, molti camaleonti di Chapman vennero rilasciati in un potenziale nuovo habitat a 95 km di distanza dal luogo nativo. Tale habitat si trova vicino Mikundi, sempre in Malawi. Tuttavia, a causa della massiccia deforestazione, la foresta pluviale del Malawi è diminuita dell'80% ed il camaleonte pigmeo di Chapman non è stato più avvistato. Fino ad oggi. Confrontando le immagini satellitari odierne della foresta e quelle del 1992, i ricercatori hanno identificato i possibili rifugi del piccolo camaleonte. Si sono così messi in cammino, di notte, quando è più facile individuare questi piccoli rettili.

Ed ecco la scoperta. Nelle foreste delle colline malawesi sono stati individuati 17 camaleonti e ben 32 esemplari nelle aree vicino Mikundi. Dei 32 esemplari della macchia di Mikundi, 11 sono individui giovani. Secondo lo studio inoltre, potrebbero essere anche molti di più.

Il rischio di estinzione

Non è però tutto oro quel che luccica. Prelevando campioni di tessuto dai vari esemplari ed estraendone il DNA, i ricercatori hanno trovato notevoli differenze genetiche nei camaleonti che vivevano nelle tre aree. Questo significa che i camaleonti pigmei si stanno isolando nei loro microhabitat, dunque non viaggiano per riprodursi e favorire la variabilità genetica. In altre parole sono a forte rischio estinzione.

Sono quindi necessarie misure urgenti di conservazione come per esempio il ripristino degli habitat, ponendo fine al disboscamento delle foreste malawesi. In questo modo i camaleonti pigmei di Chapman sarebbero liberi di espandersi nelle aree boschive e dunque di aumentare la loro variabilità genetica. Serve dunque un piano d'azione atto a salvare questi piccoli rettili prima che sia troppo tardi.