Ebbene si, i cani sanno molto bene quando il loro amico umano sta dicendo loro una bugia. Secondo un recente studio condotto dal Messerli Research Institute di Vienna, i cani hanno un meccanismo mentale che gli consente di darsi spiegazioni circa il comportamento dei loro proprietari. Questa capacità è presente anche nell'uomo e si sviluppa intorno ai 4 anni di età.
Lo studio
I ricercatori hanno reclutato 260 cani diversi per età e razza. La tipologia di esperimento è stata la stessa adottata in studi passati su bambini e grandi scimmie. A ciascun cane venivano mostrati 2 recipienti.
Entrambi i recipienti potevano contenere del cibo. Lo sperimentatore però, di nascosto, spostava il cibo in un solo contenitore. Un'altra persona, il cosiddetto comunicatore, indicherà poi al cane il recipiente pieno di cibo. Nella prima fase dell'esperimento, il cibo è sempre stato posto in uno stesso recipiente e il comunicatore ha sempre indicato ai cani quello giusto. In una seconda fase, lo sperimentatore, sotto gli occhi dei cani, spostava il cibo nell'altro contenitore, sempre rimasto vuoto. Questa fase avveniva sia in presenza che in assenza del comunicatore. Il comunicatore a questo punto indicava ai cani il contenitore errato. Ebbene, la stragrande maggioranza dei cani ha seguito l'istinto e non il consiglio.
Circa due terzi dei cani analizzati infatti, ha ignorato volontariamente il consiglio sbagliato del comunicatore. La metà di loro ha compreso però che il comunicatore, uscendo dalla stanza nel momento dello scambio dei recipienti, non poteva sapere. Tuttavia, anche quando lo scambio avveniva in presenza del comunicatore e quest'ultimo indicava loro il recipiente vuoto, i cani hanno deciso di seguire quello che avevano visto piuttosto che i suggerimenti.
Risultati
Confrontando i risultati con quelli di studi precedenti su bambini e altri primati, i ricercatori hanno osservato che i cani erano quelli meno inclini a dar retta alle bugie. Anni e anni di fedeltà incondizionata buttata al vento? No. Si tratta di intelligenza canina ai suoi massimi livelli di espressione. Proprio questi lunghi millenni di amicizia fianco a fianco infatti, hanno permesso al cane di percepire e capire ogni singola sfumatura dell'essere umano.
Semplicemente, se il cane fiuta un consiglio disonesto, non lo prende in considerazione. Ma non sempre. Circa un terzo dei 260 cani ha deciso infatti di fidarsi comunque del comunicatore. Questo, nonostante avessero visto con i loro stessi occhi. Perché? Perché i cani sono animali ipersociali e molto spesso tendono a scegliere una soluzione anche se per loro è meno vantaggiosa. Sono in grado quindi di modificare il loro modo di agire in base al nostro.
I cani si ricordano le bugie
I cani dunque capiscono le bugie. Non solo, le ricordano. Se infatti, in una fase successiva, il comunicatore tornava ad indicare il contenitore giusto, il cane si dimostrava meno propenso a dargli retta. Memore dell’inganno, il cane aveva meno fiducia nel suo umano. Forse non è nulla di nuovo e non serviva uno studio per dirlo, ma anche nel mondo canino le bugie sono bandite.