L'Italia e l'intera zona mediterranea, in queste settimane estive, stanno vivendo dei momenti drammatici sul piano degli incendi. Le foreste della Sicilia e della Sardegna, i boschi di Cipro, Albania, Marocco, Macedonia, Turchia e recentemente anche la Grecia sono state deturpate gravemente e irreversibilmente da incendi sempre più frequenti.

Le cause degli incendi e le statistiche

Dal 1° gennaio e fino al 14 luglio 2021 l'European Forest Fire Information System, cioè il sistema europeo che analizza e monitora gli incendi, ha registrato in Italia un numero di 157 incendi con superfice maggiore di 30 ettari, mentre la media annua tra il 2008 e il 2020 si è attestata a 66.

Ad oggi, dopo gli ulteriori incendi delle ultime settimane, la superfice totale incendiata ammonta a più di 26.931 ettari complessivamente bruciati nel corso di questi anni, una perdita enorme per l'ecosistema.

Quasi tutte le specie vegetali incluse nei diversi habitat risentono in maniera significativa dei cambiamenti prodotti dal riscaldamento globale.

Uno dei problemi centrali di questa estate torrida è proprio questo: le ondate di calore permangono più a lungo su territori già aridi e i venti caldi fomentano le fiamme che si propagano sempre più velocemente.

Gli incendi nel Mediterraneo hanno prevalentemente genesi umana, infatti si evince che l’uomo è responsabile del 96% degli incendi, considerando quelli accidentali, causati da negligenza (ad esempio gettare le sigarette a terra) o generati intenzionalmente (quindi dolosi, come ad esempio la bruciatura di rifiuti nelle discariche abusive).

Invece solo il 4% ha origine naturale (es. fulmini, eruzioni vulcaniche).

I danni ambientali causati dagli incendi

La regione mediterranea è la casa di quasi 25.000 specie vegetali uniche di questa zona, infatti viene considerata come l'hotspot a livello globale per ricchezza di biodiversità. Tutto questo però, nel giro di alcuni anni, cambierà a causa del surriscaldamento globale: è prevista una riduzione del 30% delle specie, che andranno incontro a morte o a migrazione verso aree intatte, comunque sempre più scarse.

Il bacino del Mediterraneo viene monitorato dei climatologi già da molto tempo, rispetto alla media dell'aumento di temperature del resto del globo, circa 0,9°C, questa regione manifesta una crescita di 1,3°C. Un aumento così imponente della temperatura, concentrato peraltro negli ultimi decenni, comporta inevitabilmente un effetto devastante sull’ambiente e su tutto l’ecosistema, a vari livelli.

La prevenzione degli incendi

Il tema della prevenzione degli incendi boschivi si basa su alcune regole cardine, che sono:

  • Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi
  • Non accendere fuochi nei boschi per pic nic o altro
  • Parcheggiare l’auto accertandosi che la marmitta non sia a contatto con delle piante
  • Non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive
  • Non lasciare bottiglie o frammenti di vetro nel bosco
  • Denunciare chi accende fuochi in aree pericolose
  • Segnalare al numero di emergenza europeo 112 eventuali roghi.