Per sensibilizzare e informare i cittadini sul fenomeno dell'abbandono degli animali domestici lungo le strade italiane, Lndc Animal Protection e Anas hanno recentemente lanciato e pubblicizzato la campagna "Amami e Basta".
La campagna contro l'abbandono degli animali
La campagna "Amami e Basta" punta a informare chi dovesse incontrare un animale randagio sulle due azioni fondamentali da compiere: la prima è mettere l'animale in sicurezza, la seconda è chiamare Pronto Anas al numero verde 800.841.148 o le Forze dell'Ordine al numero unico di emergenza 112.
Nel caso in cui si assista direttamente a un abbandono, è fondamentale prendere il numero di targa del veicolo in questione, permettendo così alle autorità di rintracciare il responsabile.
La campagna "Amami e Basta" verrà intensificata in questo periodo estivo, visto che le vacanze estive sono alle porte e possono riproporsi casi di abbandono.
Le sanzioni per l'abbandono
L'abbandono di un qualsiasi tipo di animale su una determinata strada risulta molto pericoloso anche per gli automobilisti stessi. Ogni anno, in Italia, si registrano migliaia di incidenti stradali causati da animali randagi. Alcuni di essi risultano talvolta pure mortali. La persona che abbandona un animale non commette solo un reato contro l'animale stesso, ma potrebbe quindi in alcuni casi macchiarsi pure di omicidio colposo.
Inoltre chi commette questo atto viola il Codice Penale (art. 727 cp), rischiando l'arresto fino a un anno di reclusione o un'ammenda che va dai mille ai 10mila euro.
Le nuove adozioni
Si stima che, negli ultimi due anni, siano stati più di 5 milioni gli animali adottati in Italia, tra cani e gatti. Durante il corso della pandemia, c'è stato un boom di adozioni, specie nel nord ovest del paese.
Da alcuni sondaggi, è emerso che circa 196mila proprietari italiani hanno ammesso di aver adottato un animale "per aggirare i limiti alla mobilità imposti dal governo durante il lockdown".
Secondo dati diffusi nello scorso giugno, circa 117mila cani che durante la fase più acuta della pandemia erano stati adottati successivamente sono stati lasciati nei canili o presso altre famiglie.
A rendere pubblico questo fenomeno è stata un'indagine di Facile.it a EMG Different*. Per il 63% di coloro che ha preso questa decisione, finito il lockdown il cane era diventato complesso da gestire, mentre secondo il 37% causava danni materiali.