Dopo oltre due anni di assenza, la vespa velutina, conosciuta come calabrone asiatico, è tornata a farsi viva in Lombardia. Il 13 ottobre scorso, un apicoltore dell'Apava, l'Associazione dei Produttori Apistici della provincia di Varese, ha avvistato alcuni esemplari adulti a Leggiuno, lanciando subito l'allerta. La notizia è stata diffusa il giorno successivo dall'associazione e rilanciata dal sito StopVelutina, gestito dal Crea.

In risposta a questa segnalazione, è stata intensificata l'attività di monitoraggio nella zona, con l'obiettivo di individuare e abbattere il nido.

Questa è la terza segnalazione di vespa velutina in Lombardia dal 2017. La prima risale a Borgofranco sul Po, in provincia di Mantova, dove fu trovato un unico esemplare. La seconda si è verificata nel 2021 a San Damiano del Colle, in provincia di Pavia, dove sono stati individuati diversi adulti e, nei primi mesi del 2023, sono stati rinvenuti nidi abbandonati. La sporadicità di questi ritrovamenti suggerisce che il calabrone asiatico non riesca a colonizzare stabilmente i territori in cui è arrivato, nonostante sia in grado di nidificare.

Minacce per l'apicoltura e l'ecosistema

Tuttavia, la presenza della vespa velutina rappresenta un grave problema per gli apicoltori e per l'ecosistema locale. Questo calabrone è un predatore attivo delle api da miele, e gli attacchi ripetuti possono portare a spopolamenti significativi delle colonie di api, compromettendo la produttività degli alveari. La riduzione delle popolazioni di api ha anche conseguenze dirette sull'ecosistema, poiché le api sono fondamentali impollinatori di molte piante. La diminuzione delle api può influenzare negativamente la produzione di frutta, ortaggi e altri vegetali, con ripercussioni sulla biodiversità in generale.

In questo contesto, va segnalato che la produzione di miele in quasi tutta Italia è già in calo a causa dei cambiamenti climatici.

Le condizioni meteorologiche estreme, come siccità e piogge abbondanti, stanno incidendo negativamente sulle fioriture e sulla disponibilità di nettare, aggravando ulteriormente le difficoltà per gli apicoltori.

L'importanza del miele

L'importanza del miele e della sua produzione non può essere sottovalutata. Il miele non è solo un alimento delizioso e nutriente, ma ha anche molteplici benefici per la salute umana, tra cui proprietà antiossidanti, antibatteriche e anti-infiammatorie. Inoltre, la produzione di miele è un'attività economica significativa, che sostiene numerosi apicoltori e contribuisce all'economia locale. La scomparsa delle api e la diminuzione della produzione di miele possono avere ripercussioni negative sull'intero settore agricolo, in quanto le api svolgono un ruolo cruciale nell'impollinazione di molte colture.

Costi in aumento per gli apicoltori

Inoltre, gli apicoltori devono affrontare costi aggiuntivi per proteggere le loro colonie dalle vespe velutine, che includono misure di monitoraggio e installazione di trappole. La presenza della vespa complica ulteriormente la pratica dell'apicoltura, mentre la possibilità di attacchi alle colonie aumenta i rischi per la professione.

Sebbene la Vespa Velutina non rappresenti un pericolo diretto per gli esseri umani, può difendere il suo nido se disturbata, e le punture possono essere dolorose, causando, in rari casi, reazioni allergiche. Pertanto, viene rinnovato l'appello agli apicoltori e a chi frequenta campagne e boschi di mantenere alta la vigilanza, segnalando qualsiasi presenza sospetta di insetti o nidi sul sito di StopVelutina.

La situazione rimane sotto osservazione, e si spera che gli sforzi di monitoraggio e gestione possano limitare i danni causati da questa specie invasiva, in un periodo già critico per la produzione di miele in Italia. La protezione delle api è essenziale non solo per garantire la produzione di miele, ma anche per preservare l'equilibrio degli ecosistemi e la sicurezza alimentare.